Enna. UIL scuola: nessuna perdita di posti
* Enti-Associazioni-Sindacati - 01/08/2012
Enna. Dal modo della scuola arriva una notizia di buon auspico: quest’anno non si prevedono tagli nei posti di lavoro per docenti e per personale non docente. Notizia positiva per una provincia che in tre anni ha avuto la disgrazia di perdere ben seicento posti di lavoro, condizionando ancora di più la realtà socio-economica del territorio ennese. La legge Gelmini ad Enna ha compiuti disastri impensabili. Si può perdere qualche posto ma per eventuali contrazioni del numero di alunni e quindi delle classi, ma lo si saprà solo a fine agosto.
“Gli organici sono invariati rispetto all’anno scorso dichiara Michele Sollima, segretario provinciale dell’Uil Scuola – è una notizia sicuramente positiva, rispetto a quello che è avvenuto negli altri anni quando abbiamo sofferto molto. I docenti precari della provincia di Enna, iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, coloro che hanno vinto il concorso e quanti invece provengono dalle vecchie graduatorie, sono attorno a duemila, due mila persone aspettano anno dopo anno di avere l’assegnazione della cattedra oppure essere a tempo determinato, supplenze o, peggio, cattedre per poche ore settimanali, costretti magari a fare la spola tra una scuola e l’altra, tra comuni non tanto vicini.
“Il grosso dei tagli lo abbiamo subito negli ultimi tre anni, quando si sono persi seicento posti – prosegue Michele Sollima – quest’anno non ci dovrebbero problemi di tagli, ma quel che è perso non si lo recupera”. Ci sono ancora tanti insegnanti precari anche se di ruolo, le cosiddette dotazioni di organico provinciali. Le note pericolose riguardano le scuole sotto 600 alunni, che sono costrette a perdere dirigente scolastico e responsabile amministrativo. Si tratta del 50 per cento della provincia. Le immissioni in ruolo quest’anno non sono state quantificate, ma dovrebbero confermare il decreto del 2011 con immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti. Michele Sollima sostiene che si tratta di 100 persone che abbandoneranno il ruolo di precari, anche se non sanno quale sarà la loro sede definitiva. Sapranno di essere di ruolo. A settembre saranno assegnate le cattedre annuali, i contratti a tempo determinato, che saranno quantificate in base all’organico di fatto delle scuole. L’Ufficio scolastico provinciale, cambia ancora dirigente, è stato assegnato a questo compito Raffaele Zarbo, ex sindacalista, che conosce molto bene i problemi delle scuole siciliane, ha già incontrato tutti i rappresentanti sindacali della provincia.