Valguarnera. Sindaco e Prefetto consegnano targa all’imprenditore Scribano
Valguarnera - 25/02/2012
Valguarnera. Visita istituzionale giovedì mattina del prefetto di Enna Clara Minerva alla città. Ad accoglierla in Comune, il sindaco Sebo Leanza e la Giunta, consiglieri,dirigenti e le istituzioni scolastiche. Presenti pure il comandante dei Carabinieri di Piazza Armerina cap. Scotto Di Carlo, della locale stazione Todisco, il commissario-capo della Polizia, Gabriele Presti. Durante la cerimonia il sindaco ha consegnato al presidente della Giudice Spa Salvatore Scribano e al suo staff, una targa al merito come riconoscimento per l’attività svolta in Italia e nel mondo in quasi 50 anni di attività. L’azienda, fiore all’occhiello dell’imprenditoria tessile siciliana, nei mesi scorsi è balzata agli onori della cronaca internazionale per aver fornito gli abiti di rappresentanza al mitico Real Madrid. Dopo i convenevoli di rito subito dopo ha preso la parola il Prefetto iniziando a parlare del territorio provinciale: “povero ma con notevoli potenzialità”. Ha iniziato con la viabilità e in particolare dalla strada provinciale 4, chiusa da ben 6 anni al traffico: Percorrendola –ha detto- con tutti quei saliscendi pericolosi, mi sono resa conto delle difficoltà giornaliere incontrate dagli automobilisti. La chiusura costituisce un freno allo sviluppo dell’economia e del turismo, solleciterò affinché venga riaperta al più presto”. Sotto la lente d’ingrandimento pure la “panoramica” sotto Enna e altre arterie della provincia nord. Il Prefetto ha poi parlato di archeologia, affermando che in provincia esistono luoghi incantevoli come Rossomanno e Floristella che meritano maggiore attenzione. “ Facendo rete –ha detto- credo si possa creare maggiore sviluppo.” Un altro tema scottante affrontato è quello del dissesto idrogeologico. “In prefettura –ha riferito- ho creato un gruppo tecnico. E’ mia intenzione stimolare tutti i Comuni affinché si dotino di piani di previsione di rischi idrogeologici per mettere la provincia in sicurezza e scongiurare ciò che è successo in altre realtà siciliane. La Protezione civile è una istituzione sulla quale dobbiamo tutti puntare. Dobbiamo curare in particolare la manutenzione ordinaria e straordinaria, ma mentre per la prima ci stiamo lavorando per la seconda occorrono dei finanziamenti.” Il prefetto ha poi parlato di legalità “Ho lanciato l’idea all’ufficio scolastico provinciale di attuare progetti sulla legalità, puntando l’attenzione su figure carismatiche che combattendo la mafia hanno dato la loro vita: magistrati, poliziotti, giornalisti. Il sindaco Leanza è poi intervenuto su episodi di microcriminalità locale che turbano i cittadini. “L’opera delle forze dell’ordine è sempre stata meritoria- ha concluso il prefetto- ma anche in questo campo dobbiamo essere tutti uniti perché il momento è difficile”.Alla fine, prima della visita al museo di civiltà contadina di palazzo Prato, un gruppo di alunni del professionale “G.Magno”, ha consegnato al prefetto un calendario da loro realizzato.
Prima del conferimento della targa al merito, abbiamo rivolto qualche domanda al presidente della Giudice Spa Salvatore Scribano, l’industria tessile nata nel 1966, specializzata in abiti per uomo e che oggi nonostante le difficoltà annovera 130 maestranze. “Siamo molto onorati –afferma Scribano- per il riconoscimento mostrato oggi dalle istituzioni locali, ciò ci inorgoglisce molto e ci spinge a fare sempre meglio.” Certo il momento per il mondo del tessile non è dei migliori, a pagare maggiormente lo scotto della crisi è proprio questo settore: “Abbiamo avuto un calo delle commesse di circa il 30% e non è poco, ma la nostra attenzione appunto per questo è oggi puntata sui mercati esteri, proponendo servizi particolari come abiti su misura. L’imperativo nostro –continua- è quello di non mollare nella speranza di superare questo delicato momento che non ha mai avuto precedenti nella storia recente.” Dall’industriale si ritorna quindi al lavoro sartoriale come una volta? “ L’obiettivo principale è non perdere posti di lavoro, per noi rappresenta questo motivo di vanto, i nostri operai sono bravi non più però abituati all’antica sartoria, ma se occorre cercheremo di formarli nel modo adeguato.” Cosa ne pensa dell’art. 18? “Questo è un problema che va affrontato, meglio se veniva fatto prima. Noi stiamo dall’altra parte della barricata ma posso dire che l’operaio intelligente e capace serve e non ha nulla da temere, sotto questo aspetto noi della Giudice abbiamo maestranze di qualità.
Rino Caltagirone