Catenanuova. Festa della Madonna a monte Scalpello


Catenanuova. L’appuntamento è due volte l’anno, la prima domenica di maggio, festa religiosa dedicata a San Giuseppe e l’altra, la prima di ottobre dedicata alla Madonna. In questi due giorni la cima di monte Scalpello, di fronte Catenanuova, si riempie di fedeli che cresce di numero ogni anno di più.
Complice il bel tempo, ieri, infatti, centinaia di macchine si sono arrampicate fino alla cima, attraverso un percorso impervio che inizia dalla statale 192 Catania-Palermo e lungo un percorso di 3 km, arriva nell’ampio spazio attorno all’antica chiesa messa a nuovo dal comitato organizzatore.



Il percorso di salita, grazie al nuovo comitato, è da tempo teatro d’interventi necessari ma mai risolutivi, poichè questo monte, che comunemente è definito “il balcone di Catenanuova”, non gli appartiene territorialmente, piuttosto appartiene ad Agira e Casteldjudica, territorialmente più distanti, mentre la Diocesi cattolica è del vescovado di Caltagirone. Questi conflitti di competenza penalizzano qualsiasi progettualità e il comitato, composto da catenanuovesi e agirini, deve affrontare complessivamente e sopratutto finanziariamente l’occorrente per la ristrutturazione.
Di riflesso, da registrare la gioia del comitato per la grande partecipazione di fedeli, prima alle due messe, alle 10 e alle 11, officiate dal parroco di Catenanuova Natalino Bellone e dal rettore del monte, il parroco di Raddusa, Filippo Mannuca, un decano della festa, ambedue coadiuvati dal diacono regalbutese Vito Baio. La processione, che ha percorso le anguste strade sterrate della cima, è stata accompagnata dal corpo bandistico agirino ed al termine i classici fuochi d’artificio che la luce diurna ne ha ridotto gli effetti.

Carmelo Di Marco