Polemiche sul Pride 2025, 6 associazioni si sfilano dal comitato organizzatore

Le associazioni firmatarie, insieme a una parte consistente delle persone che hanno contribuito all’organizzazione del primo Pride di Enna, comunicano con rammarico la propria non adesione al comitato organizzatore del Pride 2025, previsto per il 31 maggio, e prendono le distanze dalle modalità sinora adottate nella definizione del percorso.

Questa decisione nasce dalla mancata condivisione dei contenuti e delle modalità di adesione rese pubbliche da AltraSponda, riconosciuta come capofila dell’organizzazione, e dalla scelta – che riteniamo escludente – di non coinvolgere l’ampio numero di realtà istituzionali, politiche e sociali che, insieme alle firmatarie, lo scorso anno, hanno sostenuto attivamente il Pride di Enna in uno spirito unitario e partecipato. In particolare, consideriamo grave la mancata inclusione della CGIL, presenza fondamentale nella precedente edizione.

Durante l’assemblea del 1° marzo era stato proposto di costruire insieme una piattaforma egualitaria e un comitato realmente aperto, plurale e condiviso, pur riconoscendo il ruolo propositivo di AltraSponda. Tale proposta è stata purtroppo respinta: si è preferito seguire un percorso autoreferenziale, basato su un’idea del Pride privatistica, dogmatica ed escludente, che ne snatura profondamente i valori originari di apertura, autodeterminazione e orizzontalità.

Anche nell’assemblea pubblica del 5 aprile, ogni ulteriore tentativo di confronto è stato respinto: il dibattito è stato interrotto in modo autoritario e l’assemblea sciolta, confermando un atteggiamento chiuso, poco democratico e incompatibile con i principi partecipativi che devono animare il Pride.

Alla luce di quanto accaduto, riteniamo che ad oggi non sussistano le condizioni minime di agibilità e partecipazione politica. Per questo motivo, non parteciperemo al comitato organizzatore del Pride 2025. La nostra decisione non rappresenta una presa di distanza dalla causa: al contrario, ribadiamo con forza il nostro impegno a fianco di tutte le persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+ e la volontà di continuare a promuovere percorsi, iniziative e pratiche pubbliche a sostegno dei diritti, della libertà e dell’autodeterminazione di ogni persona.

Auspichiamo ancora una volta, in conclusione, che possa esserci una revisione delle posizioni da parte di chi si è assunta o assunto l’onere di promuovere la manifestazione, costruendo nuovi e più aperti momenti di incontro e discussione, con l’obiettivo di poter costruire insieme un Pride davvero orizzontale, paritario e inclusivo.

Per il resto, il nostro impegno resta fermo e collettivo. Continueremo a esserci, a lottare, a costruire insieme. Con la convinzione che il Pride non sia proprietà di nessuna e di nessuno: è appartenenza, pluralità, orgoglio e resistenza.

ARCI circolo Petra APS

ANPI ENNA

UISP ENNA

Koinè A.P.S.

Federazione degli Studenti Enna

Bedda Radio 

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Redazione