Nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore “Michele Amari”, nella località di Giarre, la consegna degli attestati del Premio Internazionale Rosario Livatino, oggi beato, Antonio Saetta – Gaetano Costa, i tre giudici assassinati dalla mafia. Tra i premiati di quest’anno, per l’impegno sociale, anche l’Associazione culturale “Teatro Contoli – Di Dio”.
Alla Compagnia teatrale di Calascibetta, presieduta da Giuseppe Acciaro, vice questore in pensione, è stato assegnato l’importante riconoscimento per lo spettacolo “Parole D’Onore”. Il testo è un adattamento teatrale tratto dall’omonimo libro di Attilio Bolzoni, firma autorevole del giornalismo italiano, inviato di Repubblica per lunghi anni, oggi collaboratore del quotidiano “Domani”, che, in un
lavoro di minuziosa indagine e denuncia, attraverso la rilettura di proprie interviste fatte sia ai mafiosi sia ai loro familiari, l’ascolto di intercettazioni, di deposizioni di pentiti e magistrati, ripercorre uno dei momenti più drammatici della nostra Repubblica.
Nella riscrittura teatrale, curata dalla regista Tilde Di Dio, il testo è stato integrato con la narrazione e rappresentazione scenica di altri fatti accaduti nel periodo intercorso tra il maxiprocesso di Palermo del 1986 e fino alle stragi del 1992, di cui furono protagonisti i mafiosi capeggiati dal corleonese Totò Riina.
Gli attori in scena interpretano le deposizioni ai processi di Tommaso Buscetta, Michele Greco, Totò Riina, Vincenzo Chiodo, e raccontano i pensieri più nascosti e dolorosi di Rita Atria, testimone di giustizia, si tolse la vita a 17 anni, e di Agnese Borsellino. Lo spettacolo teatrale, andato in scena in diversi teatri dell’isola, ha suscitato notevole interesse. La standing ovation, a Enna, al Teatro “Francesco Paolo Neglia”, in presenza anche del giornalista Attilio Bolzoni e di diverse autorità civili e militari, con un interessante e autorevole dibattito finale. “Lo spettacolo- spiegano dall’Associazione- ha lo scopo di non far perdere la memoria su questi fatti e di onorare i tanti, troppi caduti per mano mafiosa, ed è un’occasione di riflessione che rivela il suo valore etico diventando anche strumento di denuncia ed esortazione di responsabilità rivolta soprattutto alle giovani generazioni”. La rappresentazione infatti è stata più volte messa in scena per i ragazzi degli Istituti Superiori della Provincia di Enna, con l’obiettivo di diffondere una cultura antimafiosa. Il Premio, organizzato dal Comitato Spontaneo Antimafia di Riposto, presieduto dal professore Attilio Cavallaro, con i familiari dei giudici eroi, che ne compongono la giuria, viene assegnato a uomini e donne valorosi delle Istituzioni e della Società civile che in Italia si sono particolarmente distinti per la loro opera ed il loro alto senso di legalità e che hanno fatto dell’impegno per gli altri l’obiettivo principale della loro vita.