E’ calato uno strano silenzio sui nuovi campi di tennis di Villa Pisciotto, per i
quali non si registra alcuna presa di posizione né da parte dell’Amministrazione
Dipietro né da alcuna forza politica. Eppure l’arrivo della stagione primaverile
avrebbe dovuto indurre il Comune a fare presto, anche per consentire alla
Federazione Italiana Tennis (FIT) di fare entrare nel proprio circuito i nuovi
campi. Nell’assenza, il polo sportivo xibetano continua ad avere la ledearship e
non solo per il tennis.
Completati i lavori e realizzate le nuove infrastrutture di servizio, l’impiantistica
sportiva di Villa Pisciotto dovrà essere gestita, certamente per dare un servizio
dignitoso ai tanti amanti del tennis ennese, ma anche per mettere a reddito il
correlato patrimonio pubblico. Il Comune non può permettersi di mantenere un
profilo basso e, al contrario, dovrà fare una scelta motivandone le ragioni. Potrà
decidere di gestire l’impiantistica in economia con il proprio personale o affidarla
in concessione a terzi previa manifestazione d’interessi. Ciò che non potrà fare è
privare la collettività ennese della possibilità di fruire dei nuovi impianti che sono
“pubblici” perché realizzati con fondi “pubblici”.
In tale contesto non appare ultroneo sottolineare che rimane nella
disponibilità/discrezionalità degli Amministratori comunali soltanto la scelta del
modello per la gestione e la cura degli interessi pubblici e non anche l’esistenza
dei medesimi interessi pubblici. A questo punto è facile immaginare che la
questione possa entrare nel dibattito politico del Consiglio comunale, anche per
conoscere ufficialmente cosa c’è dietro il silenzio dell’Amministrazione
Dipietro.