La tregua del Venerdì Santo, nessuna protesta “dissenso pacifico e pacato ma…”
√i√i - 11/04/2025
“La processione del Venerdì Santo appartiene a tutti gli ennesi. Per questo, nel rispetto della sensibilità di tutti, questo comitato spontaneo non ha mai avuto alcuna intenzione di organizzare dimostrazioni di protesta per quell’occasione”. Lo scrive in una nota il Comitato spontaneo “non accetto prediche da chi copre un abuso”.
Processione comunque compromessa
Per il comitato, però, la processione sarà comunque compromessa: “Abbiamo sempre manifestato il nostro dissenso in maniera pacifica e pacata nel tentativo di risvegliare il senso etico. Continueremo ad agire in questa direzione. D’altra parte, riteniamo che la processione sia di per sé compromessa dalla presenza di monsignor, Vincenzo Murgano, che il prossimo 26 maggio – ad appena una settimana di distanza dall’avere accompagnato a Roma la confraternita dell’Addolorata, in occasione del “Giubileo delle confraternite religiose” che avrà luogo dal 16 al 18 maggio – siederà in un’aula del tribunale di Enna per rispondere, da imputato, e unitamente al vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana, del reato di falsa testimonianza nel processo a Giuseppe Rugolo, il sacerdote condannato per violenza sessuale a danno di minori”.
La nuova critica a Monsignor Murgano
“Amiamo a tal punto questa celebrazione, questa processione, che la vorremmo “pulita”, emendata dalla presenza di Vincenzo Murgano e affidata ad altro sacerdote che non sia nei guai con la giustizia penale. Non saremo certo noi a turbare l’evento: sarà l’ostinazione di un sacerdote che vuole esserci a tutti i costi, sordo ai numerosi, ripetuti, accorati inviti a rinunciarvi che da più parti gli sono stati rivolti.
Nel coacervo della dialettica degli innumerevoli interventi a riguardo – sui social-media e sui media – sembra che sfugga quello che è il punto focale, il nodo della questione, e cioè che la spaccatura venutasi a creare nella comunità ennese è dovuta solo ed esclusivamente all’incomprensibile, assurda, pervicace, immorale, tracotante pretesa di un solo uomo che ha deciso di tenere in ostaggio l’intera città, sfidandola, e che non si scosta di un millimetro dalla sua decisione. Un passo indietro da parte sua… e tutto si risolve!”
Le riflessioni del Comitato
“Infatti, si può ragionevolmente ritenere che senza di lui la processione non sarebbe più la stessa? Che possa snaturarsi al punto da mandare tutto a scatafascio, incluso il danno all’economia della città paventato da alcuni? Se a portare la Spina Santa fosse un altro sacerdote, come ancora speriamo vivamente accada, quale sarebbe il problema? Che tipo di pregiudizio si arrecherebbe? Nessuno. Ai turisti “non gliene po’ frega’ de meno” e la cittadinanza non si strapperà certo le vesti (anzi)!
Ma evidentemente Vincenzo Murgano si crede al centro dell’universo! Se c’è qualcuno che sta recando danno alle tradizioni, che sta boicottando la processione, è soltanto lui. Non altri.
Ecco perché in definitiva l’unica cosa che tutti, ma proprio tutti noi ennesi dovremmo augurarci è che Murgano abbia un momento di resipiscenza che lo induca finalmente a prendere la decisione più saggia: quel benedetto passo indietro che faccia finalmente tornare il sereno”.
L’invito ai cittadini
“Noi abbiamo fatto e continueremo a fare la nostra parte, non senza fatica e mettendoci la faccia. Probabilmente non servirà ad evitare che Murgano desista dalla sua voglia di protagonismo, astenendosi dal portare la Spina Santa. Ma come sarebbe bello se, qualora andasse fino in fondo, senza arretrare di un passo, tanti e tanti nostri concittadini gli girassero le spalle al suo passaggio in processione! Ma queste sono cose che accadono solo nei film!”