Dc di Villarosa, Zaffora segretario con la benedizione di Cuffaro

di Giacomo Lisacchi

Si è svolto ieri il congresso comunale della Democrazia Cristiana di Villarosa e Villapriolo, che ha
portato all’elezione a segretario il giovane imprenditore Angelo Riccardo Zaffora. Alla riunione,
che si è svolta in una sala piena all’inverosimile di un noto locale cittadino, sono intervenuti il
segretario nazionale, Totò Cuffaro, l’on. Salvo Giuffrida, la dirigente nazionale, Caterina Seminara,
il segretario provinciale, Davide Urzì, e la vice segretaria regionale giovanile, Veronica Zaffora. Presenti anche il sindaco, Franco Costanza, il presidente del consiglio comunale, Loredana Pignato,
e gli assessori Giuseppe Ippolito, Alberto Di Nicolò e Michelangelo Taravella.

L’apertura dei lavori con Urzì

E’ una DC, quella villarosana, che si è di nuovo radicalizzata nel panorama cittadino grazie alla spinta della Seminara, rappresentando così una delle migliori realtà di aggregazione politica del circondario ennese per la sua dinamicità e la sua capacità di impegno sotto l’aspetto politico, sociale e culturale. Ad aprire i
lavori è stato il segretario Urzì e di seguito si sono susseguiti poi diversi interventi.

Seminara e le ragioni del passaggio dal Pd alla Dc

Appassionato è stato il discorso della Seminara, che ha approfittato dell’evento per condividere, prima di tutto, con amici e classe dirigente del partito, gli ideali e i motivi del suo passaggio dal P.D. alla nuova D.C., avvenuta a causa di disaccordi con la direzione politica, che basava tutto su “comitati d’affari,
strumentalizzazione della povertà, demagogia e attacchi diffamatori”. Ha spiegato che si è unita alla
nuova D.C. per dare un futuro migliore ai suoi figli e ai suoi nipoti “basato sui valori della
democrazia, libertà, solidarietà e tolleranza”. “Viviamo in una società – ha detto – che sbandiera
ogni giorno richieste di diritti ma mai di doveri e cancella il limite oltre il quale cessa il diritto e
comincia l’abuso, trasformandosi da società libera in società libertina”. “E’ una società – ha
aggiunto – che ha completamente smarrito ogni sentimento e timore religioso, identificando così i
veri nemici della fede non negli atei o negli oppositori politici, ma nell’indifferenza dei credenti
stessi”. Il discorso della Seminara è proseguito con una difesa dei valori di democrazia, libertà,
solidarietà e tolleranza e con una critica a ciò che percepisce come attacchi alle tradizioni, alla
cultura e alla religione cattolica, citando esempi come discussioni sull’utero, proposte di
eliminazione dello studio di Dante e dei crocifissi e la direttiva europea contro termini come
“marito” e “moglie”. Un elogio particolare lo ha fatto al gruppo di giovani che sostengono il
progetto della nuova D.C., “partito moderato, composto da persone oneste e lontane da populismi e
sovranismi”. “Oggi mi sento fiera e appagata – ha chiosato – nel vedere questo gruppo di ragazzi
che lavora incessantemente sul nostro progetto. Continuiamo su questa strada, miei cari giovani, e
resistiamo a tutti quei tentativi di degrado che minacciano il nostro futuro”. Seminara infine ha
espresso ammirazione per il Presidente Cuffaro, sottolineando come egli abbia cambiato
radicalmente la sua visione della politica e dei rapporti interpersonali.

“La gogna mediatica”

Toccando i temi della sua vicenda giudiziaria, della sua riabilitazione e della “gogna mediatica” che continua a perseguitarlo, lo ha definito “uomo carismatico e di grande umanità”, supportando questa affermazione con un aneddoto personale in cui il presidente l’ha aiutata in un momento difficile. L’intervento si è concluso esortando tutti a proseguire con coraggio sotto la guida di un tale leader, ricordando l’importanza di lottare per i valori fondamentali.

Cuffaro, “rispetto per tutti ma non ci faremo intimidire”

Il dibattito si è concluso con l’intervento commosso di Cuffaro. “Sono grato alla mia amica Caterina
Seminara – ha detto – per le belle cose dette nei miei confronti e voglio dire che, nonostante le mie
tante difficoltà e sofferenze ho un’ostinata fiducia nella giustizia. Non ho mai commentato la mia
sentenza, ho sempre affidato alla mia coscienza e alla coscienza delle persone che mi conoscono, e
anche a quelle che non mi conoscono, la sensibilità di guardare dentro quella sentenza. Ho pagato
un prezzo altissimo ma non posso, per questo motivo, rinunciare alle ragioni della mia azione
politica. Così come non posso rinunciare all’affetto dimostratomi da tante persone, sia in passato,
quando ho ricoperto la carica di Presidente della Regione, che nel presente, dopo le mie vicende
personali. Cuffaro ha fatto appello alla fondazione di una nuova Democrazia Cristiana, rivolta a
coloro che sono disincantati dalla politica attuale e delusi dai partiti populisti e sovranisti, per la
quale ci sono alcuni “valori che non sono negoziabili, tra cui la famiglia tradizionale, la solidarietà e
l’importanza della donna”. “Noi difenderemo –ha proseguito Cuffaro- il diritto delle persone di
esprimersi liberamente, anche di insultarci se lo ritengono giusto. Ma queste persone devono sapere
che non ci faremo intimidire”. “Un altro pilastro del nostro credo politico è il rispetto delle istituzioni – ha continuato-. Oggi assistiamo a un continuo saccheggio da parte dei partiti politici
alle istituzioni, utilizzate per fini elettorali e interessi personali. Ma la cosa più grave, è che oggi
sono le stesse istituzioni, che dovrebbero stare al di sopra dei partiti, che fomentano gli stessi
spingendoli a compiere atti a favore dei propri interessi”. Il convegno si è chiuso con i
ringraziamenti del neo segretario Zaffora ed è proseguito con ricco buffet e il taglio della torta.