Oikos ed il fallimento Ato, Pd, “nel Cda c’era Paolo Colianni”
Enna-Cronaca - 29/03/2025
Il segretario del Pd di Enna, Giuseppe Seminara, non ci sta alle accuse rivolte dall’amministrazione Dipietro che, in merito alla condanna del Comune di Enna al pagamento di 1 milione e 200 mila euro alla Oikos, ha scaricato le responsabilità all’Ato rifiuti, dichiarato fallito, riconducibile al Pd.
“Paolo Colianni era vicepresidente del Cda”
Nella sua analisi, il segretario del Pd, nel ripercorre l’intera storia legata alla gestione dei rifiuti, mette il Centrodestra tra i fautori dell’Ato, precisando che “costituito nel 2002, per legge regionale, così come in tutte le altre province siciliane, ebbe per vicepresidente del CdA Paolo Colianni”, l’ex assessore regionale travolto da una vicenda giudiziaria, padre di Francesco Colianni, esponente di primo piano di Mpa-Grande Sicilia, in predicato di ricoprire la carica di assessore regionale all’Energia.
“Sulle questioni, poi, legate alla gestione: perché l’amministrazione Dipietro ha confermato in EcoEnnaServizi i dirigenti che erano alla guida della disastrosa ATO, limitandosi a licenziare soltanto qualche decina di lavoratori comuni?” si domanda il segretario del Pd di Enna.
L’esternalizzazione del servizio
Il Pd di Enna evidenzia le responsabilità del Centrodestra risalenti al 2001 quando il servizio di raccolta dei rifiuti venne esternalizzato “per iniziativa della Giunta Ardica (Centrodestra, oggi al governo della città), che poi si distinse per il dissesto finanziario” mentre “il Partito democratico venne fondato nel 2007”
“Comito, Campanile e Ferrari lo votarono”
Il segretario del Pd di Enna afferma che “quella esternalizzazione avvenne col voto favorevole, tra gli altri, di Rosalinda Campanile, Giovanni Contino, Dante Ferrari, Francesco Comito, oltre che col voto favorevole e compatto dei consiglieri di Forza Italia e Alleanza Nazionale, oggi al governo di Enna, mentre gli attuali consiglieri del PD ed esponenti della sua segreteria non erano presenti durante quella votazione”.
I costi del personale scaricati sul Comune
Nella sua ricostruzione, Seminara sostiene che si fece poi una gara per l’assegnazione del servizio “senza però far transitare il personale comunale assegnato al servizio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti (oltre 30 unità) in quanto tutto dichiarato inidoneo. In conseguenza di ciò la ditta aggiudicataria del servizio dovette assumere nuovo personale con conseguente aggravio di spesa per il Comune di Enna”