Caso Oikos, Cardaci “mai gestito l’Ato”, la giunta, “colpe del Pd”
√i√i - 28/03/2025
E’ bufera ad Enna attorno al caso Oikos, l’azienda di rifiuti che, con sentenza del Tribunale di Catania, ha ottenuto il risarcimento dai Comuni dell’Ennese appartenenti all’Ato rifiuti per inadempimenti contrattuali. Il Comune del capoluogo, condannato alla somma di 1,2 milioni di euro, presenterà appello come deliberato dall’amministrazione comunale, che, però, ha attaccato il Pd e le forze ad esso legate imputando loro la gestione fallimentare dell’Ato. Sulla questione è intervenuto il consigliere comunale di opposizione, Dario Cardaci, che ritiene queste accuse “false e calunniose”.
Cardaci, “mai coinvolto”
Nella sua ricostruzione, Dario Cardaci, rivolgendosi all’amministrazione, la incalza: “Gli estensori di questo pregevole gioiello, mi dicano se mai il Sottoscritto sia stato coinvolto direttamente o indirettamente nella gestione dell’ATO, mi dicano in che modo abbia usufruito delle clientele e delle storture connesse con il governo dell’Ente, mi dicano in che termini sarei colpevole “Per aver determinato l’insopportabile fardello che pesa sul futuro della Città”: attendo con ansia che qualcuno lo faccia”.
“Io votai contro l’Ato”
L’esponente dell’opposizione rimarca che lui fu tra quelli che dissero no all’Ato rifiuti. “L’incredulità diventa poi stupore – dice Cardaci – quando si persevera sulla responsabilità politica del caso. Qui o si tratta di vergognosa scorrettezza o di ignoranza. Per quel briciolo di onestà intellettuale che si richiede a chi ha un ruolo politico di alto profilo, sarebbe stato giusto ricordare che fui fra i pochissimi- appena cinque- a votare contro l’adesione all’ATO, presagendo con lungimiranza quello che sarebbe accaduto”.
No alla rissa
Cardaci rivendica la sua alleanza con il Pd e si ritiene “orgogliosamente all’opposizione, così come sono all’opposizione altri gruppi, che dell’ATO conoscono solo le conseguenze eppure coinvolti anche loro e senza nessuna logica nella sua “Mala gestio”. Il metodo della rissa ad ogni costo, dello scontro scientificamente ricercato, delle accuse gratuite, è diventato davvero intollerabile”.
La giunta insiste, “colpe del Pd”
L’amministrazione comunale, in una stringata nota, torna sulla vicenda, scagionando, pur non citandolo, lo stesso Cardaci ma coglie l’occasione per addossare le responsabilità al Pd. “Le responsabilità di quanto avvenuto e derivante dalla cattiva gestione dell’Ato Rifiuti, oggi fallito, si appartengono in toto al Partito Democratico e a chi si pone oggi in continuità con quella classe dirigente, i cui maggiori esponenti furono oggetto di procedimenti penali finiti poi in prescrizione, ma anche alle forze politiche al tempo sue alleate. È evidente che nessuna responsabilità può essere addebitata a chi all’epoca assunse posizioni differenti o non era ancora presente nella scena politica e amministrativa della città”