Il Comitato ai sindaci, “ora basta con AcquaEnna”
Enna-Cronaca - 27/03/2025
Il Comitato Senzacquaenna rilancia sulla questione del servizio idrico e dopo la decisione dei sindaci dell’Ati idrico di presentare all’Arera la proposta delle tariffe idriche per il 2024-2029 con una riduzione dei costi per l’utenza fissa il prossimo obiettivo: “valutare la rescissione in danno del contrato con Acquaenna” si legge nella nota diffusa dal movimento che si è preso qualche ora di tempo prima di fare una valutazione su quanto avvenuto martedì scorso nelle riunione dell’Ati. “Bisogna verificare il puntuale adempimento dei compiti da parte del gestore, secondo convenzione trentennale e se, come a noi sembra, vi sono diverse criticità” spiegano gli esponenti del Comitato.
Le domande ai sindaci
Nella proposta dei sindaci, la riduzione delle tariffe è legata al taglio del 20% degli investimenti sulla rete, del resto come è ormai noto il Piano d’ambito ennese prevede che gli investimenti, nella misura del 31% siano a carico dell’utenza. Un aspetto che ha inciso sempre sui costi a carico dei contribuenti, da qui la decisione di contenere nuovi interventi e manutenzioni.
Il Comitato elabora un lungo elenco di domande retoriche. “Solo ora scopriamo – si legge – che il piano degli interventi non è la bibbia e può essere modificato e rivisto di anno in anno? Solo ora i sindaci hanno compreso che le tariffe possono essere riviste senza soggiacere ai rigidi schemi di chi fa il gioco del privato? Solo ora si è potuto toccare il piano degli investimenti, eliminando quelli non necessari? Solo ora abbiamo compreso che una spesa di 170 milioni di euro (!) non è servita a sistemare tutte le condotte della provincia e che non si è riusciti a contenere le perdite ingenti di alcuni comuni?”
Per il Comitato queste domande sono senza risposta, “tuttavia, un’inversione di tendenza c’è stata, anche se dobbiamo marcare la nostra distanza dai toni trionfalistici che qualche esponente dell’ATI manifesta, parlando di obiettivi futuri nel contenimento dei costi energetici”
Costo dell’acqua più alto in Italia
Seppur sia stato deliberato di ridurre le tariffe, il costo dell’acqua nell’Ennese è tra i più alti in Italia, come emerso in un recente rapporto dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, per cui, in media chi risiede in questo territorio paga 764 euro: in Sicilia è il record in assoluto. Un aspetto che il Comitato senzacquaenna non dimentica, anzi rilancia, sollecitando ad un cambio di passo.
“Qualcuno si alzi da quella poltrona”
“Per qualcuno è forse arrivato il momento di alzare le terga da qualche comoda poltrona ed assumersi le responsabilità che il ruolo richiede, anziché limitarsi a svolgere il compitino o accontentarsi delle confuse ed oscure spiegazioni tecniche, dietro le quali si è celato per anni un incremento constante delle bollette, fino a giungere alla tariffa più cara d’Italia”.
Lo scontro tra Dipietro ed il direttore generale dell’Ati
Il Comitato ne ha anche per la cosiddetta burocrazia dell’Ati in particolare con il direttore generale dell’Ati, Stefano Guccione che, nel corso dell’ultima riunione, si sarebbe scontrato con il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro. Il primo cittadino gli avrebbe rimproverato di aver sconfinato l’ambito della sue competenze, a quanto pare, stando alle testimonianza di chi c’era in assemblea, il direttore dell’Ati si sarebbe opposto alla proposta di riduzione delle tariffe.
“Ma vogliano guardare al bicchiere mezzo (o un quarto?) pieno, ovvero – spiegano dal Comitato – finalmente la presa di coscienza dei poteri e prerogative dell’Assemblea dei Sindaci, della funzione politica che la stesse riveste per legge e degli inaccettabili sconfinamenti della burocrazia dell’ATI, che qualche componente, incluso meritoriamente il Sindaco di Enna Maurizio Dipietro, hanno stigmatizzato a dovere, preannunciando azioni di revisione di contratti e consulenze varie”.