Non solo acqua, bollette salate anche per luce e gas

Non ci sono sole le bollette dell’acqua, in provincia di Enna, a mandare in collera gli utenti per la tempistica della consegna e per gli importi tra i più alti d’Italia. Anche le bollette degli altri servizi, come il gas, la luce, raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani mettono a dura prova la pazienza degli utenti residenti nei 20 comuni dell’ennese.

La bolletta dell’energia elettrica

Alcuni giorni fa ce n’è passata una tra le mani, quella dell’Enel per la luce, di un utente che, per 1 kwh consumato nei mesi di gennaio-febbraio di quest’anno, deve pagare 61,62 euro. A dirla con parole educate, non è una bolletta normale, l’importo di 61,62 euro per 1 kwh è eccessivo. Di bollette anormali di luce, gas ed acqua, che alcuni non esitano a definire pazze con qualche ragione, gli utenti se ne
vedono recapitare molte. E pesano tanto sui bilanci familiari. E come pesano! Molte famiglie hanno
difficoltà a pagarle e vanno a chiedere aiuto ai servizi sociali dei comuni o vanno a bussare agli enti ed
associazioni assistenziali presenti sul territorio. Tutto questo genera disagio sociale, che però non si
manifesta in forma organizzata per ottenere una riduzione di queste bollette.

La class action

Organizzare una mobilitazione di utenti–consumatori non è facile. Costituiscono un insieme disperso, non un gruppo omogeneo come possono essere i lavoratori di una fabbrica di medie e grandi dimensioni o gli studenti di un istituto di istruzione superiore. In queste condizioni, occorre inventarsi diverse forme di azione. La class action promossa da Senz’Acqua Enna è lo strumento giuridico disponibile per correggere le anomalie delle bollette dell’acqua. Non è operazione semplice, che si esaurisce in poco tempo.

La gestione

Ma è l’unica al momento praticabile, che può mettere in discussione l’intera gestione privatistica del servizio idrico integrato rivelatasi insoddisfacente ed inadeguata in provincia di Enna, come dimostra la recente vicenda della rideterminazione delle tariffe nella quale si stanno aggrovigliando i 20 sindaci dell’Assemblea Territoriale Idrica (ATI).