Festa di San Giuseppe, bagno di folla a Valguarnera
Valguarnera - 25/03/2025
Sotto l’aspetto organizzativo è andata al di là delle più rosee aspettative la festa di San Giuseppe, denominata non a torto la più bella di Sicilia, nonostante un tempo incerto ed un lieve calo delle presenze. Sono arrivati circa 90 camper e 15 pullman provenienti da ogni parte della Sicilia e tante, tantissime auto private.





Il bagno di folla
In tutto oltre 2500 ospiti, si può dire per un giorno Valguarnera invasa dai turisti. Bilancio soddisfacente
e organizzatori appagati per la riuscita della festa. Ma alcune criticità continuano a persistere. Il clou era rappresentato dalla famosa cavalcata che ha dato origine intorno alle 12,30 di domenica ad una manifestazione di ottimo livello che ha allietato ai bordi delle transenne le migliaia di persone presenti.
Gli altri numeri
Quest’anno i cavalieri sono stati 45. Di rilievo anche l’uscita dalla chiesa dei tre santi ed i numerosi “m’braculi” rappresentati dai cavalli bardati a festa che a suon di musica, come da tradizione, hanno condotto sin davanti alla chiesa del patriarca del grano in segno di devozione o per grazia ricevuta. Bellissime, da parte di privati ed associazioni, le tavolate (in tutto 9) piene di pane tipico artigianale e di ogni prelibatezza.
La Tavolata
A spiccare la grandissima tavolata allestita dall’amministrazione comunale targata Draià con 13 santi,
piena di ogni ben di Dio. Impeccabile dicevamo l’organizzazione grazie alla costante presenza della protezione civile regionale, delle pantere verdi locali, dei vigili urbani, dei carabinieri del luogo supportati dai colleghi di Piazza Armerina. Diverse inoltre le autombulanze pronte al bisogno. Manifestazione riuscita grazie all’amministrazione comunale, al parroco don Enzo Ciulo ed ai suoi collaboratori prima fra tutte
l’associazione “Patriarca, folclore e tradizione” che hanno curato con attenzione l’evento. Di spicco anche le bande musicali che hanno allietato per l’intero giorno i numerosi presenti.
Mancanza dei bagni chimici
Le criticità, come dicevamo persistono però da anni. Prima fra tutte, l’assenza per un evento del genere di bagni chimici per i tanti forestieri, nonostante i due bagni pubblici (troppo pochi) messi a disposizione, costringendo e non è la prima volta, i numerosi presenti a chiedere ospitalità ai bar e trattorie.
La chiusura domenicale dei panifici e della grande distribuzione alimentare che non ha consentito agli ospiti arrivati nella tarda mattinata a gustare il pane tipico o fare un po’ di spesa. A supplire i
numerosi bar e trattorie ed il cibo di strada. In ultimo, ma qui la responsabilità non è di nessuno, il ritardato inizio di oltre un’ora e trenta dei giochi pirotecnici, a causa di una partita di calcio in calendario e non rinviabile nonché alla flebile pioggia caduta poco prima che non ha consentito l’accensione dei fuochi.