Acqua, Enna la città più cara, oltre 700 euro in bolletta

E’ Enna il capoluogo di provincia della Sicilia dove si spende di più per il servizio idrico. Secondo i dati diffusi dal XX Rapporto sul servizio idrico integrato, a cura dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, in media gli ennesi, nel 2024, hanno pagato 764 euro contro i 320 di Catania, la città dell’isola dove si risparmia di più. La media siciliana è di 498 euro. Ecco la tabella

I parametri

Il Rapporto ha preso in esame le tariffe per il servizio idrico integrato applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2024 in riferimento ad una famiglia tipo composta da 3 persone un consumo annuo di 182 metri cubi. Se ci attestiamo su un consumo di 150 mc l’anno, la spesa sarebbe di € 394 con un risparmio di € 106. Mentre chi ha accesso al bonus sociale idrico, appartenente ad un nucleo familiare di tre persone e soglia ISEE fino a 9.530 euro, il risparmio annuo si attesta sui 110€.

Enna alle prese con le tariffe del 2024-2029

Nella giornata di domani, l’Ati idrico, l’assemblea che riunisce i sindaci dell’Ennese, formulerà la proposta per le tariffe del prossimo quinquennio. La linea dei sindaci è di ridurre i costi per l’utenza in modo progressivo ma il sacrificio sarà di tagliare gli investimenti sulla rete idrica.

Qualità dell’acqua

In merito alla qualità dell’acqua di rubinetto, i dati del Rapporto dicono che “in media circa una famiglia su 4 è poco o per niente soddisfatta, “con situazioni di maggiore criticità al Sud e soprattutto nelle Isole dove il 53,4% di esse dichiara di non fidarsi a berla, a fronte di una media nazionale del 28,8%, comunque alta. Ciò spiega in parte perché gli italiani siano i primi consumatori di acqua in bottiglia in Europa (con una media annua di 208 litri pro capite) e secondi al mondo dopo il Messico (che detiene un media annua pro capite di 244 litri)”.