Caso Caltacqua, Comitato, “si facciano verifiche su AcquaEnna”

“Attendiamo che le autorità competenti verifichino se Acquaenna abbia operato allo stesso modo di Caltacqua in sede di ingresso di soci e capitali esterni, tenuto conto che la società, seppure operante in regime privato, gestisce in esclusiva un servizio pubblico essenziale”. Lo afferma in una nota il Comitato Senzacquaenna in merito al caso Caltacqua, il gestore idrico del Nisseno, finito al centro di una bufera giudiziaria per via dell’inchiesta per frode nelle pubbliche forniture e inquinamento ambientale.

L’inchiesta

L’indagine è nata in seguito ad un esposto contro ignoti presentato dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Caltanissetta Roberto Gambino. Le indagini sono concentrate sulla verifica di un presunto caso di Transfer Pricing che avrebbe causato danni a Caltacqua in favore della partecipante spagnola Aqualia. Sarebbero stati esaminati i flussi finanziari ed i bilanci della società spagnola da qui i sospetti da parte della Procura nissena che le due aziende avrebbero portato avanti delle strategie legate in particolare all’acquisto di beni e servizi in danno della  controllata italiana che gestisce la risorsa pubblica

La class action

Il Comitato, i cui legali hanno seguito l’assemblea dei sindaci sulla tariffa idrica che è stata aggiornata a martedì prossimo, tornano ad accendere i riflettori sulla class action contro il gestore con cui si confronteranno al Tribunale di Enna. “Continueremo – si legge nella nota del Comitato – ad essere presenti alla prosecuzione dei lavori e riteniamo che qualcosa si sta muovendo nella direzione auspicata dal nostro Comitato, proseguendo comunque la nostra battaglia su tutte le illegittimità riscontrate nella bollettazione degli ultimi anni, fiduciosi che quando i fatti saranno portati all’attenzione del Tribunale emergerà finalmente la verità”.

La mano tesa ai sindaci

Dopo mesi di frizioni con i sindaci, il Comitato saluta con soddisfazione la linea dell’Ati emersa ieri tesa a ridurre la tariffa idrica del 2024-2029. “Finalmente tutti i Sindaci – spiegano dal Comitato – hanno compreso quali sono le prerogative e i poteri dell’ATI, che può attivare tutti gli strumenti a disposizione per intervenire sulla tariffa. Le proposte dei consulenti non hanno soddisfatto appieno le richieste dei Sindaci, che hanno chiesto agli stessi un ulteriore approfondimento, in vista di poter operare riduzioni della tariffa più significative di quelle attualmente in esame, tenuto anche conto della proposta del gestore privato, che invece vorrebbe aumentare la tariffazione del 7%, giustificando con la necessità di investimenti sulla rete idrica in vari comuni della provincia”.

Verso la riduzione

Ci si rivedrà martedì prossimo, quando ” saranno acquisiti gli ulteriori pareri tecnici e si giungerà all’approvazione definitiva della tariffa, al momento relativa solo al 2025, rivedibile nel 2026, ma sempre in diminuzione”