Tariffe idriche, Comitati cittadini ennesi, “niente aumenti”
Enna-Cronaca - 18/03/2025
I Comitati cittadini ennesi hanno scritto al presidente dell’Ati ed ai sindaci di Enna per chiedere la riduzione della tariffa idrica e contestualmente la partecipazione all’Assemblea dell’Ati che si terrà il 21 marzo.
Le ragioni della riduzione delle tariffe
I Comitati indicano, punto per punto, le ragioni perché è legittima la sforbiciata dei costi a carico degli utenti per il servizio idrico.
Tra queste, ci sono le presunte violazioni della convenzione tra il gestore idrico e l’Ati. In particolare, “inadempienze dovute ai continui disservizi procurati all’utenza soprattutto nel corso della crisi idrica”. Inoltre, sono evidenziate altre presunte irregolarità nel contratto, in particolare il gestore idrico non ha condotto “ricerche e captazioni di sorgenti da utilizzare in alternativa all’approvvigionamento idrico” e poi si imputa ad AcquaEnna di “non aver adeguatamente predisposto e aggiornato un piano di emergenza per la crisi idropotabile”.
Il pressing sui sindaci
I Comitati cittadini ennesi sollecitano i sindaci a congelare “gli investimenti per i quali è previsto il cofinanziamento dell’ATI e di conseguenza la previsione in tariffa” ed a tal proposito si chiede all’Ati di chiedere alla Regione “di variare il sistema di contribuzione degli investimenti, equiparando la percentuale a quella degli altri ambiti siciliani”.
Il piano d’ambito
Come è ormai noto, gli investimenti sulla rete idrica, come prevede il Piano d’ambito ennese, sono caricati per il 31% sulle bollette mentre in altre province questa quota è ben al di sotto del 10%.
Inoltre, i Comitati invitano i sindaci a “sollecitare la Regione Sicilia affinché dia seguito alla sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa con la quale si stabilisce che il prezzo applicato da Siciliacque S.p.A sul liquido fornito è eccessivo. È utile precisare che sulla questione pende una rilevante questione di legittimità costituzionale sollevata con ordinanza n. 155/2024”