“Il 26 marzo i forestali busseranno al portone di Palazzo d’Orleans. Chissà che almeno stavolta il presidente Schifani non risponda presente!”. Ricorrono anche all’ironia gli esponenti sindacali di Fai-Flai-Uila Enna, riuniti ieri pomeriggio nell’aula consiliare di Nissoria per un’assemblea territoriale di lavoratrici e lavoratori forestali in preparazione allo sciopero generale del 26 marzo e alla manifestazione di protesta che si terrà dinanzi la sede della presidenza della Regione a Palermo.
Presente il sindaco di Nissoria, Rosario Colianni, insieme con alcuni rappresentanti delle amministrazioni comunali di Assoro e Leonforte, sono intervenuti nella riunione per spiegare le ragioni dello sciopero il segretario organizzativo della Uila Sicilia Enzo Savarino, il segretario provinciale della Flai-Cgil di Enna Attilio Casabona e il responsabile territoriale Fai-Cisl di Leonforte Piero Salamone.
“Centinaia di lavoratrici e lavoratori – hanno sottolineato Savarino, Casabona e Salamone – partiranno da Enna, Piazza Armerina, Nicosia, Leonforte e Barrafranca il 26 marzo per chiedere alla Regione la riforma forestale da troppo tempo attesa e, soprattutto, per rivendicare quel rispetto che sinora è mancato verso chi garantisce con professionalità e passione il diritto dei siciliani alla tutela del territorio, dell’ambiente. Questa non è soltanto la battaglia di una categoria, ma di un intero popolo stanco di chi nei Palazzi versa lacrime da coccodrillo a ogni disastro senza, però, far nulla per trovare soluzioni concrete. Ecco perché abbiamo invitato tutti i Comuni a essere presenti e manifestare con noi, come già fecero alcuni anni fa oltre duecento enti locali in tutta la Sicilia in occasione della Giornata SvegliaRegione”.
Fai-Flai-Uila organizzeranno tra oggi e venerdì 21 altre assemblee a Nicosia, Piazza Armerina, Barrafranca e Pietraperzia. Concludono Enzo Savarino, Attilio Casabona e Piero Salamone: “Abbiamo lungamente, responsabilmente, atteso un confronto con il presidente della Regione, Renato Schifani, ma lui non s’è mai fatto trovare. Abbiamo ascoltato proclami di ogni tipo, hanno persino fatto circolare la notizia di una pioggia di milioni in arrivo da Roma che ovviamente non è mai arrivata. A Palermo, intanto, stanno nascondendo una riforma già scritta, mai approdata all’esame della Giunta. La Regione non vuole investire in un comparto fondamentale per affrontare roghi, deforestazione, siccità e dissesti idrogeologici della nostra Isola. Migliaia di forestali con le loro famiglie non meritano questo trattamento, né tantomeno lo meritano i siciliani. Ecco perché abbiamo deciso di proclamare lo sciopero generale per il 26 marzo. E la provincia di Enna aderirà massicciamente”.