Cgil, “altro che riarmo, i fondi Ue per salvare l’Ennese”

Impiegare i fondi europei non per il riarmo ma per i territori. Lo afferma il segretario generale della Filctem e della Funzione Pubblica Cgil di Enna Alfredo Schilirò che ritiene indispensabile investire sulla provincia di Enna che soffre di tanti problemi strutturali tali da causare uno spopolamento senza precedenti.

I nodi dell’Ennese

Il sindacalista della Cgil mette sul tappeto le criticità dell’area ennese, indicando in quali punti servirebbero le risorse, specie quelle rimaste dal Pnrr. “Per la Provincia di Enna chiediamo – dice Schillirò –  con forza una politica industriale di rilancio del territorio attraverso un piano mirato di ricerca e innovazione, un ammodernamento delle infrastrutture, un investimento sull’intero sistema di energia e sul ciclo dei rifiuti, un piano sul risparmio energetico, la rigenerazione urbana, l’implementazione della produzione di energia da fonti rinnovabili, la promozione di un’economia circolare fondata su riciclo e riuso”.

La questione energetica

Il segretario generale della Filctem e della Funzione Pubblica Cgil di Enna ritiene fondamentale sfruttare, in termini di energia verde, sfruttare il sole ed il vento ma allo stesso tempo considera necessaria  “la ristrutturazione della rete elettrica e delle linee elettriche per metterle nelle condizioni di resistere ai sempre più frequenti eventi atmosferici estremi causati dal cambiamento climatico”.

Gli enti pubblici senza personale

E poi c’è il tema degli organici delle pubbliche amministrazioni, ormai ridotte all’osso dopo la quota 100 di Salvini che ha mandato in pensione un nutrito numero di persone. “ E’ necessaria – dice Schillirò – la revisione degli organici con migliaia di nuove assunzioni, per evitare quei carichi di lavoro eccessivi che aprono la strada agli incidenti sul lavoro”