Panathlon Club di Enna, incontro sugli sport paralimpici
Comunicati Stampa - 12/03/2025
Presso l’Hotel Garden di Pergusa si è svolto, nei giorni scorsi, un incontro promosso dal Panathlon Club di Enna presieduto da Marco Alvano, che ha avuto come relatore il prof. Vincenzo Duminuco e ha avuto come tema l’approccio tecnico negli sport paralimpici. Il prof. Duminuco, attualmente inserito come consulente dello staff tecnico della nazionale italiana Paralimpica di atletica leggera è stato dal 2017 al 2022 Direttore Tecnico Nazionale della FISPES – Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali e ha portato la stessa nazionale a conseguire eccezionali risultati alle Olimpiadi di Tokyo del 2021 con in testa l’eccezionale tripletta nella finale dei 100 m piani femminili firmata dalle atlete Sabatini, Caironie e Contraffatto. Ha inoltre partecipato come tecnico alle Olimpiadi di Sidney , Atene, Pechino e Londra.
Nel corso dell’incontro, alla presenza anche del governatore dell’Area 9 del Panathlon Roberto Pregadio, il prof. Duminuco ha portato la propria esperienza come direttore tecnico federale proprio durante il periodo delle Paralimpiadi di Tokyo 2020, delle difficoltà, degli stimoli e dell’approccio alle gare così come agli allenamenti in un periodo in cui il mondo è stato stravolto dall’evento pandemico del Covid. Inoltre si è parlato di approccio tecnico nella attività fisica di base riportato ai ragazzi di età compresa fra i 5 e i 14 anni, progetto di cui lo stesso Duminuco è responsabile per la FISPES in ambito nazionale. Sono state presentate le diverse metodologie di allenamento per le diverse disabilità presenti nei soggetti adolescenti ed il loro sviluppo sia per le disabilità congenite che per quelle dovute ad eventi invalidanti.
Alla fine dell’incontro il prof. Duminuco è stato insignito con il titolo di ambasciatore del sorriso con la consegna, da parte della panathleta Anna Lattuca, del Gogòl e dell’attestato di merito per il costante impegno nello sport paralimpico, con il quale ha contribuito in modo rilevante alla diffusione dei valori di resilienza, solidarietà e voglia di riscatto, in linea con lo spirito di inclusione del progetto Gogòl.