Si è concluso con una condanna e due assoluzioni il processo al Tribunale di Enna per truffa e falso ideologico legato alla vendita dell’immobile di proprietà del circolo Zolfatai Pippo America di Valguarnera.
L’ex presidente del circolo, Davide Galante, ha rimediato dal giudice monocratico, Chiara Blandino, una pena pari ad un anno e 6 mesi di reclusione mentre sono stati scagionati per non aver commesso il fatto gli altri due imputati, padre e figlio, Filippo e Fabio Marchese.
Secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, nonostante il locale non potesse essere venduto, come previsto dallo Statuto se non a determinate e complesse condizioni, l’allora presidente sarebbe riuscito a realizzare la compravendita, chiudendo l’affare, per circa 30 mila euro, con gli altri due imputati, difesi dall’avvocato Francesco Occhipinti. In sostanza, sarebbe stato redatto un verbale che avrebbe autorizzato la cessione ma il Tribunale ha dichiarato “la falsità del verbale dell’assemblea dei soci del circolo zolfatai del 20 marzo del 2016”.
I soci del circolo, rappresentati dall’avvocato Lorenzo Caruso, costituitisi parte civile nel processo, si sono accorti della vendita dell’immobile per caso, a seguito di un accertamento dell’Agenzia delle Entrate. La loro denuncia ha consentito alla Procura di Enna di aprire un fascicolo di inchiesta, culminato con il processo e la sentenza di primo grado. Come fa sapere la difesa del circolo, alla luce di quanto emerso nel dibattimento, sarà chiesto, in sede civile, non solo il risarcimento ma anche la revoca della vendita.
Il Tribunale di Enna ha anche condannato l’ex presidente del circolo zolfatai al “risarcimento dei danni subiti dalla parte civile”, “per la cui determinazione rimette le parti dinanzi all’Autorità giudicante civile, oltre che per il pagamento di una provvisionale che liquida in 5 mila euro”. Inoltre, condanna l’imputato “al pagamento delle spese processuali sostenute dalla parte civile”