Mai fermarsi alla prima impressione quando si parla dei disturbi del sonno e dell’umore. Non è soltanto un’affermazione che fa parte del titolo del corso che si terrà sabato 8 marzo nella sala meeting dell’Ospedale Umberto I di Enna, è anche uno dei motivi che ha spinto la neurologa Nuccia Cosentino, ricercatrice all’Oasi di Troina, ad organizzare questa importante giornata di lavoro e di confronto tra esperti del settore.
“Abbiamo utilizzato questo titolo – spiega la dott. Nuccia Cosentino – perché tante volte si sottovaluta il problema. A volte, per esempio, in maniera molto semplice si rischia di dare una terapia non sempre adeguata perché al di là del sintomo c’è un problema, c’è una patologia e questa va indagata. A volte bisogna indagare anche segnali non strettamente legati al sonno, come può essere l’alzarsi durante la notte per andare in bagno o avere un problema nell’ambito della sfera sessuale o una difficoltà, un disturbo della memoria”.
I disturbi del sonno tra cui si annoverano insonnia, disturbi respiratori, e “agitazione motoria”, ma anche i disturbi dell’umore spesso vengono considerati un corollario rispetto ad altre patologie mediche quando invece spesso rappresentano il primo “spoiler” di patologie più complesse.
“Lavorando come libero professionista – continua la dott.ssa Nuccia Cosentino – mi ritrovo tante volte seduti di fronte a me pazienti che mi hanno cercato, magari in rete, proprio per la peculiarità di occuparmi di medicina del sonno. Ed ecco che mi ritrovo dinanzi a pazienti che per anni sono stati sottoposti a terapie che non hanno risolto il problema, anzi per certi versi hanno complicato il disturbo”.
Lo scopo di questo corso, dunque, è proprio quello di allargare le possibilità e di orientare a 360 gradi l’approccio al paziente e di affrontare in maniera più idonea e mirata una eventuale indicazione terapeutica.
“Il focus principale – conclude la coordinatrice scientifica del corso – è sicuramente la medicina del sonno, perché, come detto, i disturbi del sonno possono essere una patologia a sé, ma possono a volte essere cartina di tornasole di altre patologie, anche quelle neurodegenerative come possono essere il Parkinson o anche la demenza”.