Mpa contro Gargaglione, “tolta la parola al nostro capogruppo”

I consiglieri comunali del Mpa tuonano contro il presidente del Consiglio comunale, Paolo Gargaglione, accusato di aver tolto la parola al capogruppo degli autonomisti, Francesco Di Venti.

L’affondo a Gargaglione

“Siamo rimasti perplessi in quanto il nostro capogruppo – dicono in una nota Francesco Di Venti, Francesco Comito, Giusy Firrantello, Naomi Fiammetta, Gaetano Catalano – in consiglio ha avuto negato il diritto di parola da parte del presidente del consiglio Paolo Gargaglione, appellandosi poi al regolamento consiliare. Ricordiamo al consiglio comunale come nella stragrande maggioranza delle sedute, si notano consiglieri comunali, per altro non più alle prime armi, protagonisti con interventi che sforano i tempi d’aula, senza mai essere richiamati, proprio perché noi, solo per fare un esempio, apprezziamo il confronto politico”.

La preoccupazione

Il gruppo consiliare del Mpa si è detto preoccupato “riguardo alla gestione dei lavori d’aula” e così “la decisione di togliere la parola ad un consigliere non solo ostacola la possibilità di un confronto aperto, ma rischia di compromettere il dialogo democratico”.

L’accusa all’opposizione

Il Mpa attacca anche l’intera opposizione accusata di incoerenza: la vicenda è quella relativa alla mancata approvazione del regolamento sull’istituzione del garante della disabilità, per cui i consiglieri comunali del gruppo misto, del Partito Democratico, di Nuova Cittadinanza e alcuni ex membri della lista Siamo Enna abbandonarono l’aula. “Tuttavia, ieri, i consiglieri comunali di minoranza hanno ritirato il punto dall’ordine del giorno in aula consiliare senza valide giustificazioni” dicono dal Mpa.

“Riteniamo che il capogruppo in pectore, il consigliere Dario Cardaci, possa e debba avviare un dialogo costruttivo, meno  esacerbato, cercando di presentare una proposta più organica e rispettosa dei lavori d’aula” chiosano i consiglieri del Mpa.