Class action, denuncia del Comitato, “AcquaEnna scoraggia gli utenti”
Enna-Cronaca - 25/02/2025
E’ un’accusa pesante quella mossa dai legali del Comitato Senz’acquaenna nei confronti del gestore idrico che starebbe disincentivando, con metodi poco ortodossi, gli utenti a non intraprendere la class action.
Le testimonianze raccolte
Nella nota diffusa dallo stesso movimento si fa riferimento ad alcune testimonianze rilasciate da alcuni consumatori che si sono recati nella sede di AcquaEnna “con copie di bollette e documentazione, dopo essere stati chiamati telefonicamente”.
Gli avvocati Giampiero Alfarini, Gianpiero Cortese, Marco Fornara e Antonio Mastrone riportano “alcune presunte affermazioni di qualche impiegato: “state attenti che vi stacchiamo il contatore e poi per riallacciarlo spenderete tanti soldi”. “Non lo fate perché tanto la causa dura tantissimi anni e dovrete pagare tanti soldi di avvocati”.
Le indicazioni dello staff legale del Comitato
Lo staff legale del Comitato avverte l’utenza che “qualsiasi azione in merito alle bollette sarà trattata dinanzi alle autorità competenti”. Ed ancora “che eventuali azioni e/o comunicazioni di distacco fornitura effettuate in loco non sono da considerarsi valide, in quanto non effettuate nella modalità prevista dalla legge”. Inoltre, una legge regionale “prevede l’erogazione di un quantitativo minimo vitale d’acqua per l’alimentazione e l’igiene umana garantito, pari a 50 litri per persona al giorno” ed infine “l’erogazione del quantitativo minimo vitale garantito non può essere sospesa, neppure in caso di morosità”.
Il Comitato, attraverso i suoi avvocati, ribadisce “che la contestazione delle bollette è un diritto e che esistono autorità a garanzia della legalità dei comportamenti di qualunque contraente privato, a maggior ragione di un privato che gestisce un servizio pubblico in concessione”.