Sud chiama Nord riparte da Enna per rilanciarsi

Si è svolta oggi, presso il Federico II Palace Hotel di Enna, la riunione delle segreterie provinciali, dei coordinatori comunali, dei soci ambasciatori e degli amministratori di Sud Chiama Nord.  Un momento di confronto fondamentale per definire le strategie future del movimento e consolidarne il radicamento sul territorio.

Lo Giudice, “camminare con le nostre gambe”

Il Coordinatore Regionale Danilo Lo Giudice ha ribadito la necessità di una crescita strutturata e condivisa:  “Sud Chiama Nord è la nostra famiglia, e ora dobbiamo camminare con le nostre gambe. L’assemblea dell’8 febbraio a Palermo ha dimostrato la nostra forza, portando 2000 persone  per una manifestazione politica di grande impatto.  Questo risultato non è frutto del lavoro di una sola persona, ma della nostra intera comunità politica. Abbiamo impressionato tutti, perché il nostro movimento è radicato nei territori, fatto di amministratori e cittadini che credono in un progetto comune.”

La riduzione dei parlamentari

Sulle prospettive di crescita, il Coordinatore Regionale ha precisato: “C’è chi dice che siamo passati da otto a tre, ma i numeri non sono tutto. Quello che conta è la qualità del lavoro che stiamo portando avanti. La nostra rappresentanza parlamentare è oggi più organizzata, più strutturata e più produttiva. Il nostro obiettivo non è solo mantenere ciò che abbiamo costruito, ma espanderci, rafforzando la nostra presenza in tutta la Sicilia e oltre.”

Castelli, “prima forza in Sicilia”

Anche la Presidente di Sud Chiama Nord, Laura Castelli, ha evidenziato la necessità di consolidare il movimento a livello nazionale: “Quando racconto Sud Chiama Nord a Roma, dico sempre che siamo la prima forza politica in Sicilia. E dobbiamo lavorare affinché continui ad essere così. Questo è un risultato straordinario, ma non basta: dobbiamo strutturarci anche nelle altre regioni del Sud. Il nostro modello sta attirando attenzione e rispetto, ma ora dobbiamo dimostrare di poter rappresentare davvero tutto il Mezzogiorno.”

Le sfide elettorali

Castelli ha poi annunciato le prossime sfide politiche: “Saremo protagonisti alle elezioni regionali in Puglia, stiamo lavorando per rafforzare la nostra presenza in Campania e la Calabria sarà una regione strategica, soprattutto in vista delle elezioni comunali di Reggio Calabria. Il nostro obiettivo è chiaro: incidere politicamente in tutto il Sud e rendere il nostro movimento un riferimento nazionale.”

La struttura organizzativa

Infine, un passaggio sulla necessità di rafforzare la struttura interna: “Costruire una rete politica solida significa dare responsabilità reali a chi fa parte del movimento.  Le sfide che abbiamo davanti sono complesse, ma abbiamo l’entusiasmo, la determinazione e le competenze per affrontarle e vincerle.”

Nel corso della riunione, si è dato spazio a diversi interventi, ognuno mirato a rafforzare la struttura organizzativa e operativa del movimento. Si è discusso dell’importanza del tesseramento e della creazione di comitati territoriali come elementi fondamentali per la crescita del movimento, sottolineando come ogni nuova adesione rappresenti un segnale chiaro di partecipazione e radicamento sul territorio.

Un altro tema centrale è stato quello della comunicazione, evidenziando la necessità di un messaggio politico chiaro, incisivo e riconoscibile.  Inoltre, si è discusso del ruolo dei Soci Ambasciatori e delle modalità di adesione, mettendo in luce il loro contributo essenziale alla crescita e al sostegno del movimento.

Il sindaco di Messina Federico Basile ha ribadito il valore di Sud Chiama Nord come forza politica che parte dal basso e che si costruisce con l’impegno di amministratori capaci e vicini ai cittadini.

Infine, il deputato Matteo Sciotto e Giuseppe Lombardo hanno illustrato le iniziative parlamentari portate avanti a supporto del territorio. Hanno ribadito l’impegno a tradurre in atti concreti le esigenze locali, dimostrando come la presenza di Sud Chiama Nord nelle istituzioni possa davvero fare la differenza per le comunità siciliane.