Boris Giuliano tra i Giusti, Apamri e Fondazione Gariwo celebrano il poliziotto ucciso dalla mafia
Comunicati Stampa - 13/02/2025
L’Italia rende omaggio a uno dei suoi più grandi eroi della legalità: Boris Giuliano, storico
capo della Squadra Mobile di Palermo assassinato dalla mafia il 21 luglio 1979, che sarà
onorato in Puglia, nel Giardino dei Giusti di Andria, nell’ambito del Festival della
Legalità 2025.
Il riconoscimento è stato promosso da APAMRI – Associazione Parlamentare di
Amicizia con gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana, con il Presidente
Nazionale Cavalier Ufficiale Riccardo Di Matteo e il Segretario Generale
Commendator Michele Grillo, e ha ricevuto l’approvazione della Fondazione Gariwo,
istituzione che da anni opera per preservare la memoria dei Giusti nel mondo. Il Comune di
Andria, con il sostegno della Sindaca Giovanna Bruno, ha accolto e valorizzato questa
iniziativa, sottolineando l’importanza di diffondere i valori della giustizia e della memoria
in tutto il Paese.
Un riconoscimento dal valore nazionale
L’inserimento di Boris Giuliano nel Giardino dei Giusti non è solo un tributo locale, ma
un’iniziativa di respiro nazionale, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’eredità
lasciata dagli uomini e dalle donne che hanno combattuto la criminalità organizzata, spesso
pagando con la vita il loro impegno per lo Stato e la legalità.
«Ricordare Boris Giuliano significa onorare tutti coloro che hanno sacrificato la propria
vita per difendere la giustizia e i valori democratici», ha dichiarato Riccardo Di Matteo,
promotore dell’iniziativa. «È fondamentale che il suo esempio sia trasmesso alle nuove
generazioni, affinché la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata continui ad essere
una priorità per l’Italia».
La cerimonia di riconoscimento avverrà nel corso del Festival della Legalità, un evento che
ogni anno coinvolge studenti, istituzioni, forze dell’ordine e cittadini nella riflessione sul
ruolo dei Giusti nella società contemporanea.
Boris Giuliano: il sacrificio di un uomo per il bene comune
Capo della Squadra Mobile di Palermo negli anni più bui della lotta alla mafia, Boris
Giuliano fu un investigatore innovativo e instancabile, pioniere di metodi investigativi che
segnarono un punto di svolta nella lotta alla criminalità organizzata. Le sue indagini
portarono alla scoperta di importanti traffici di droga e alla ricostruzione delle reti mafiose
internazionali, rendendolo un bersaglio per Cosa Nostra.
Il 21 luglio 1979, mentre si trovava in un bar di Palermo, fu brutalmente assassinato da
Leoluca Bagarella, sicario dei Corleonesi, con sette colpi di pistola sparati alle spalle. Il
suo omicidio segnò una delle pagine più drammatiche della storia della lotta alla mafia, ma
il suo esempio rimane vivo nella memoria collettiva.
Un percorso di memoria e impegno per l’Italia intera
L’iniziativa di Andria si inserisce in un più ampio percorso di educazione alla legalità, che
negli anni ha portato il Giardino dei Giusti a rendere omaggio a personalità di rilievo
nazionale e internazionale, come Luca Attanasio, ambasciatore italiano ucciso in Congo, e
i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, insieme a Peppino Impastato.
«Il Giardino dei Giusti non è solo un luogo simbolico, ma un monito per il futuro.
Speriamo che questa iniziativa possa essere replicata in altre città italiane, affinché il
ricordo dei Giusti non resti confinato in eventi locali, ma diventi patrimonio comune del
nostro Paese», ha aggiunto Di Matteo.
L’obiettivo di questa iniziativa è quello di rafforzare la memoria collettiva e promuovere
una cultura della legalità che possa ispirare giovani e cittadini su tutto il territorio
nazionale. In un momento in cui la lotta alla criminalità organizzata resta una sfida attuale,
il ricordo di figure come Boris Giuliano rappresenta un faro di speranza e di giustizia per
l’Italia intera.