Boris Giuliano tra i Giusti, Apamri e Fondazione Gariwo celebrano il poliziotto ucciso dalla mafia

L’Italia rende omaggio a uno dei suoi più grandi eroi della legalità: Boris Giuliano, storico

capo della Squadra Mobile di Palermo assassinato dalla mafia il 21 luglio 1979, che sarà

onorato in Puglia, nel Giardino dei Giusti di Andria, nell’ambito del Festival della

Legalità 2025.

Il riconoscimento è stato promosso da APAMRI – Associazione Parlamentare di

Amicizia con gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana, con il Presidente

Nazionale Cavalier Ufficiale Riccardo Di Matteo e il Segretario Generale

Commendator Michele Grillo, e ha ricevuto l’approvazione della Fondazione Gariwo,

istituzione che da anni opera per preservare la memoria dei Giusti nel mondo. Il Comune di

Andria, con il sostegno della Sindaca Giovanna Bruno, ha accolto e valorizzato questa

iniziativa, sottolineando l’importanza di diffondere i valori della giustizia e della memoria

in tutto il Paese.

Un riconoscimento dal valore nazionale

L’inserimento di Boris Giuliano nel Giardino dei Giusti non è solo un tributo locale, ma

un’iniziativa di respiro nazionale, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’eredità

lasciata dagli uomini e dalle donne che hanno combattuto la criminalità organizzata, spesso

pagando con la vita il loro impegno per lo Stato e la legalità.

«Ricordare Boris Giuliano significa onorare tutti coloro che hanno sacrificato la propria

vita per difendere la giustizia e i valori democratici», ha dichiarato Riccardo Di Matteo,

promotore dell’iniziativa. «È fondamentale che il suo esempio sia trasmesso alle nuove

generazioni, affinché la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata continui ad essere

una priorità per l’Italia».

La cerimonia di riconoscimento avverrà nel corso del Festival della Legalità, un evento che

ogni anno coinvolge studenti, istituzioni, forze dell’ordine e cittadini nella riflessione sul

ruolo dei Giusti nella società contemporanea.

Boris Giuliano: il sacrificio di un uomo per il bene comune

Capo della Squadra Mobile di Palermo negli anni più bui della lotta alla mafia, Boris

Giuliano fu un investigatore innovativo e instancabile, pioniere di metodi investigativi che

segnarono un punto di svolta nella lotta alla criminalità organizzata. Le sue indagini

portarono alla scoperta di importanti traffici di droga e alla ricostruzione delle reti mafiose

internazionali, rendendolo un bersaglio per Cosa Nostra.

Il 21 luglio 1979, mentre si trovava in un bar di Palermo, fu brutalmente assassinato da

Leoluca Bagarella, sicario dei Corleonesi, con sette colpi di pistola sparati alle spalle. Il

suo omicidio segnò una delle pagine più drammatiche della storia della lotta alla mafia, ma

il suo esempio rimane vivo nella memoria collettiva.

Un percorso di memoria e impegno per l’Italia intera

L’iniziativa di Andria si inserisce in un più ampio percorso di educazione alla legalità, che

negli anni ha portato il Giardino dei Giusti a rendere omaggio a personalità di rilievo

nazionale e internazionale, come Luca Attanasio, ambasciatore italiano ucciso in Congo, e

i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, insieme a Peppino Impastato.

«Il Giardino dei Giusti non è solo un luogo simbolico, ma un monito per il futuro.

Speriamo che questa iniziativa possa essere replicata in altre città italiane, affinché il

ricordo dei Giusti non resti confinato in eventi locali, ma diventi patrimonio comune del

nostro Paese», ha aggiunto Di Matteo.

L’obiettivo di questa iniziativa è quello di rafforzare la memoria collettiva e promuovere

una cultura della legalità che possa ispirare giovani e cittadini su tutto il territorio

nazionale. In un momento in cui la lotta alla criminalità organizzata resta una sfida attuale,

il ricordo di figure come Boris Giuliano rappresenta un faro di speranza e di giustizia per

l’Italia intera.