Crisi idrica, Faraone, “Cocina al suo posto nonostante i disastri”

“Salvatore Cocina a capo della Protezione civile regionale. Cosa c’è dietro? Perché resta al suo posto?”. Lo ha detto Davide Faraone, parlamentare di Italia Viva in merito ai cambi dei dirigenti della Regione che, però, non riguarderebbero Cocina, volto molto noto nell’Ennese per il suo ruolo di coordinatore della Cabina di regia per l’emergenza idrica, con cui più volte si è scontrato con i sindaci dei Comuni Ancipa dipendenti e con il deputato regionale del Pd, Fabio Venezia, sulle scelte che hanno caratterizzato i prelievi dalla diga.

Gli scontri tra Cocina ed i sindaci

In tanti ricordano quando i sindaci insieme a Venezia si incatenarono nella sede della Protezione civile, di cui Cocina è dirigente, e poi decisero di occupare l’impianto di potabilizzazione, interrompendo il flusso d’acqua dall’invaso verso Caltanissetta.

Faraone, “non è toccato nonostante i disastri”

“Il settore che dirige è delicatissimo, spesso – dice Faraone – si spende in deroga alle normative d’appalto, senza evidenza pubblica e con grande discrezionalità. Le rotazioni in nome dell’anticorruzione vanno fatte ovunque, nel settore della protezione civile regionale è addirittura indispensabile. Però Cocina non viene toccato, nonostante i disastri sull’emergenza idrica e addirittura gli vengono estese le competenze. Tutto molto poco trasparente, tutto molto strano. Naturalmente, se qualche dirigente dovesse essere confermato in deroga alle prescrizioni Anac, presenterò un’interrogazione urgente alla Camera e all’anticorruzione”.