Mensa scolastica, dipietristi, “il Pd difende le famiglie benestanti”
Enna-Cronaca - 10/02/2025
“E’ curioso che la protesta venga da famiglie benestanti e che il PD la sostenga a detrimento dei più bisognosi ai quali vorrebbe ridurre risorse economiche”. Lo affermano, in una nota l’amministrazione comunale di Enna e le forze politiche a suo sostegno, in replica all’intervento del segretario cittadino del Pd di Enna, Giuseppe Seminara, che ha lanciato ieri un duro attacco alla giunta Dipietro su tutta l’azione amministrativa, a cominciare dalla vicenda degli aumenti dei costi della mensa scolastica.
La polemica sui costi
I dipietristi sostengono di essere intervenuti con un ulteriore contributo di 30 mila euro, rispetto ai 200 mila stanziati, venendo incontro alle esigenze delle famiglie meno abbienti e così a protestare, secondo gli esponenti del Governo della città, sono quelle benestanti, il cui megafono secondo l’amministrazione, è il Pd.
“Aiutiamo chi ha bisogno”
“E’ una scelta ed è una scelta che rivendichiamo: il Comune aiuta – si legge nella nota dell’amministrazione e delle forze politiche dipietriste – chi ne ha bisogno. Chi lavora ed ha un reddito dignitoso, senza bisogno di essere ricco, e può permettersi di pagare € 4,70 per fare pranzare dignitosamente suo figlio, deve farlo altrimenti il costo di quel pasto graverebbe su risorse pubbliche destinate a soddisfare interessi collettivi. E di norma gli interessi collettivi vanno a vantaggio dei meno fortunati. Chissà se la segretaria Schlein viene informata di tanta sensibilità popolare. E chissà se il segretario Seminara è informato che un isee di € 22.000 non corrisponde ad un reddito di € 22.000 ma a un reddito più alto.
L’affondo al Pd
L’amministrazione e le forze politiche dipietriste sostengono che, in questi anni, il lavoro della giunta ha eliminato delle storture create da governi della città a guida Pd. “C’era l’ ATO rifiuti, da noi cancellato e sostituito da un sistema virtuoso” per non parlare “dell’ATO idrico che ancora pesa come una cambiale trentennale sulle tasche degli ennesi”.
I dipietristi snocciolano i loro risultati, tra cui i finanziamenti per “il Castello e il Palazzo delle Benedettine”, la “riapertura di tre musei”, il rilancio “del concorso internazionale Neglia” e poi l’impiantistica sportiva con la ristrutturazione del Gaeta, ed ancora le strutture per “il volley, tennis, nuoto, ginnastica e calcetto”.
Richiesta di dimissioni respinte
Il segretario del Pd di Enna, nella sua arringa, aveva anche sollecitato le dimissioni dell’amministrazione ma la richiesta, come era immaginabile, è stata spedita al mittente. “Quindi invitiamo il segretario del PD a non sforzarsi in risibili richieste di dimissioni – si legge nella nota dell’amministrazione e delle forze politiche a suo sostegno – ed invece a prepararsi alla prossima competizione elettorale confrontandosi con la coalizione di governo anche in assemblee cittadine nelle quali ciascuno avrà l’occasione di illustrare ciò che ha fatto e ciò che propone di fare. E anche ciò che non è stato capace di fare quando ne ha avuto occasione”