Foibe, Gessaro, “intitolare una via a Norma Cossetto”

Ventuno anni fa veniva istituito il Giorno del Ricordo il 10 febbraio di ogni anno, al fine di ricordare e commemorare i martiri delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre d’origine.

Nei due anni successivi all’occupazione nazista della Venezia Giulia, conseguente all’armistizio dell’8 settembre 1943, i partigiani jugoslavi attuarono incursioni per la conquista della regione. Con la disfatta tedesca del 1945, tale obiettivo venne raggiunto, Venezia Giulia e Istria vennero occupate dall’esercito comunista del maresciallo jugoslavo Tito, il quale consentì persecuzioni e soprusi nei confronti degli italiani residenti nella regione, considerati potenziali o presunti oppositori o nemici del suo regime. 

La violenza del regime comunista di Tito si abbatté sui militari, sui fascisti e, soprattutto, sulla popolazione civile contraria all’annessione alla Jugoslavia e alla dittatura comunista, fino a configurare una vera “pulizia etnica”: nostri connazionali furono affamati e vessati in campi di prigionia o gettati nelle foibe, profonde gole carsiche presenti nella Venezia Giulia, senza processo. Trovarono la morte tra 6.000 e 9.000 italiani, secondo una stima ancora approssimativa. A tale massacro seguì l’esodo giuliano- dalmata, con un’emigrazione forzata dalla propria terra che coinvolse tra 250.000 e 300.000 Italiani.

È doveroso che la città di Enna onori la straziante storia dei nostri connazionali, impegnando l’amministrazione con atti, che seppur simbolici, siano carichi di significato.

L’invito che Gioventù Nazionale Enna rivolge è quello di dedicare l’intitolazione di una nostra via o l’installazione di una panchina tricolore a Norma Cossetto, una donna che nel 2005 è stata insignita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi della Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: «Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio

 Il presidente provinciale della Federazione provinciale della Gioventù  nazionale di Enna

Jacopo Mario Gessaro

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