Enna-Cronaca

Tariffa regionale unica, la competenza è statale

In attesa di conoscere le decisioni che prenderà l’Assemblea Territoriale Idrica di Enna sulla pressante richiesta di ridurre le tariffe, il deputato Fabio Venezia, che per dinamismo parlamentare non è secondo a nessuno, ha discusso all’ARS una mirata interrogazione al Governo regionale, finalizzata alla costituzione di un fondo finanziario perequativo a sostegno di quei piani economici e finanziari dai quali scaturiscono tariffe idriche sproporzionate per l’utenza, nonché all’istituzione di una tariffa unica regionale. Ora, se la costituzione del fondo perequativo regionale è stata una proposta dibattuta per anni in questa testata la proposta della tariffa unica regionale non appare sostenibile.

La normativa

Il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale di rilevanza economica che attiene alla materia “tutela della concorrenza” di esclusiva competenza dello Stato. Il profilo della competenza a predisporre la tariffa ha una sua compiuta disciplina, che attribuisce la competenza alla determinazione delle tariffe all’Ente di governo dell’ambito, cui partecipano obbligatoriamente i Comuni. In tale materia, pertanto,
l’aspetto della individuazione del soggetto competente per la determinazione delle tariffe è sottratto alle Regioni, a meno che non abbiano competenza legislativa esclusiva; e, nel caso della Regione Sicilia, la Corte Costituzionale ha già chiarito che la potestà legislativa regionale è residuale, sicché le materie di competenza esclusiva e “trasversali” dello Stato, come la tutela della concorrenza e la tutela dell’ambiente,
possono influire su altre materie attribuite alla competenza legislativa concorrente o residuale delle Regioni, come accade per la disciplina del servizio idrico integrato.

La scelta del legislatore

La chiara scelta del legislatore statale – nelle materie trasversali della concorrenza e della tutela dell’ambiente – si caratterizza per l’aggregazione in ambiti di servizio ottimali, espressione dell’esigenza di razionalizzazione dei servizi e di una migliore organizzazione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, nonché, di una esigenza di assegnare ai Comuni – per il tramite delle Assemblee Territoriali Idriche – le relative valutazioni per la migliore cura dell’interesse pubblico.

Le competenze

Una tariffa unica regionale finirebbe, quindi, per incidere sulla competenza legislativa esclusiva statale in
materia di concorrenza e tutela dell’ambiente e sull’assetto delle competenze quale chiaramente delineato e stabilito a livello statale dal Codice dell’ambiente.

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Massimo Greco