Dipietro, “tariffe idriche da tagliare ma Ati non sprechi l’occasione”
Enna-Cronaca - 05/02/2025
Il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, a poche ore dall’assemblea dell’Ati, rende pubblica la sua posizione sul taglio delle tariffe idriche e sulla risoluzione del contratto con AcquaEnna ma allo stesso tempo esorta i suoi colleghi ad imboccare seriamente questo sentiero senza lasciarsi andare a spot propagandistici.
“Si proceda subito”
“Se la proposta della risoluzione – dice il sindaco di Enna – del contratto non è uno specchietto per le allodole, occorre accompagnarla con un’azione che si può fare subito: la riduzione immediata delle tariffe” taglio corto il sindaco di Enna, che, però, qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie, ricordando la sua battaglia sul taglio delle tariffe idriche che incontrò la resistenza di un folto gruppo di sindaci.
L’affondo ai sindaci che bocciarono il taglio delle tariffe
“Come tutti sanno, al tempo – dice Dipietro – in cui ho rivestito ruoli di responsabilità all’ATI, mi sono battuto insieme ad altri colleghi per la riduzione delle tariffe e, nell’aprile del 2021, abbiamo portato in Assemblea una proposta per iniziare un percorso di riduzione progressivo e sostenibile che oggi avrebbe garantito tariffe più eque in luogo di quelle in vigore sempre crescenti. La storia poi andò come si sa. Un ampio fronte di Sindaci, da sinistra a destra, eleggendo l’attuale governance, scelse di andare nella direzione odierna”.
La questione del contratto con AcquaEnna
Il sindaco, intervenendo sul tema della risoluzione del contratto con AcquaEnna, all’ordine del giorno nella seduta del 6 febbraio dell’Ati insieme alla riduzione delle tariffe, spiega perché è favorevole al divorzio con il gestore idrico. “In linea di principio siamo tutti d’accordo fosse solo per il rispetto che si deve alla volontà popolare che, nel referendum tradito del 2011, vide 26 milioni di italiani pari al 95% del votanti propendere per il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua”.
“No a slogan propagandistici”
Allo stesso tempo, Dipietro ritiene che sebbene sia una strada praticabile è piuttosto lunga. “Se vogliamo esercitare un ruolo effettivo – dice Dipietro – e non limitarci a slogan propagandistici se non populisti, dobbiamo avere chiaro che, ammesso che l’opzione sia a praticabile, la strada sarebbe lunga: un verosimile contenzioso che nascerebbe ad una decina d’anni dalla cessazione naturale del rapporto con Acqua Enna, più o meno il tempo di tre gradi di giudizio”.
“Non si sprechi occasione”
Infine, l’appello ai suoi stessi colleghi. “Spero che alla prossima Assemblea non si sprechi l’occasione di verificare l’opportunità e la convenienza delle scelte di allora e soprattutto di fare nuove scelte stavolta nel primario interesse della collettività dalla quale ricaviamo la nostra legittimazione istituzionale” chiosa Dipietro.