Enna-Cronaca

Dalla gestione delle attività agli stipendi, ecco la bozza del Consorzio di Pergusa

Dalla gestione degli impianti sportivi a quella delle sale da ballo e del camping. Questo ed altro ancora nella bozza dello Statuto del Consorzio di gestione area di Pergusa predisposto dalle forze dell’opposizione del Comune di Enna ma rigettato dagli esponenti a sostegno dell’amministrazione Dipietro, che, a loro volta, hanno assicurato di voler predisporre una loro proposta.

L’idea dell’opposizione è di creare un ente capace di gestire tutte le attività attorno a Pergusa, andando, dunque, oltre le competenze del defunto Consorzio Autodromo di Pergusa che si occupava solo del circuito. ViviEnna è entrata in possesso di questa bozza che proviamo a sintetizzare.

I soci

Nella bozza è indicato che i soci del Consorzio di gestione area di Pergusa saranno “la Regione, il Libero Consorzio, il Comune di Enna, l’Aci, la Camera di Commercio e la “partecipazione e le responsabilità degli enti consorziati, ai fini del concorso nelle spese di gestione, è stabilita in proporzione alle rispettive quote associative stabilite nella convenzione costitutiva del Consorzio”

Cosa farà il Consorzio

Tra gli obiettivi indicati, ci sono “ la gestione e realizzazione sia in proprio che per conto e/o tramite terzi di impianti sportivi, promozione di attività sportive, attività culturali ed intrattenimento”. Ed ancora, “la gestione sia in proprio che per conto e/o tramite terzi di attività turistico ricettive, organizzazione di eventi a carattere sportivo, ambientale, culturale, musicale, cinematografico…” ma anche la gestione di “autodromi e kartodromi, siti archeologici” e poi “palestre, sale adibite a circoli ricadenti nella frazione di Pergusa e nel perimetro del bacino lacustre”.

Il Consorzio, secondo la bozza dei promotori, potrebbe anche svolgere altre attività, come “la gestione diretta o affidata a terzi di bar, mense, ristoranti, camping, locali da ballo”

La Governance

Nella bozza dello Statuto è previsto che il Consorzio abbia durata decennale, “prorogabile per determinazione degli enti consorziati”. In merito alla governance, sono previsti l’assemblea, il Cda, il presidente, il direttore generale, ed il collegio dei revisori “ma coloro che ricoprono cariche di rappresentanza degli enti soci in seno all’assemblea consortile, o i loro delegati, non possono ricoprire cariche di rappresentanza dei medici enti soci, o loro delegati, in seno al Cda e viceversa”-

Gli stipendi

Ai componenti del Cda, che è l’organo di indirizzo dell’attività gestionale del Consorzio, “è corrisposto un compenso lordo pari al 30% dell’indennità percepita dal sindaco del Comune capoluogo, salvo una maggiorazione cui ha diritto il presidente del Consorzio”

Il Cda “è composto da un membro designato da ciascun socio. Fino all’elezione del presidente ne assume le funzioni il componente più anziano. Il Cda dura in carica 3 anni e le sedute non sono pubbliche. Inoltre, è fatto divieto di ricoprire l’incarico di membro del CdA da parte di chi per più di sei anni ha già ricoperto l’incarico di componente anche in enti diversi ma con funzioni e oggetto sociale analoghi”.

Chi mette i soldi

In merito alle spese,  la bozza prevede che “l’attività del Consorzio è svolta con le quote associative degli enti consorziati stabilite dalla convenzione quale concorso nelle spese di gestione del Consorzio” e con i contributi dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici o privati”, “con proventi delle sponsorizzazioni e delle pubblicità”. Inoltre, “gli enti associati erogano la quota associativa a rate trimestrali anticipate”.

L’ipotesi di cessazione

Il Consorzio “può cessare per esaurimento del fine, per la scadenza del termine di durata” ed in caso di cessazione “il patrimonio, le attività e le passività sono ripartite tra gli enti associati in proporzione alle rispettive quote di partecipazione ed ai beni conferiti”

Published by
Gaetano Scariolo
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