Mamma e figlio minacciati non trovano una casa protetta per ospitarli
Enna-Cronaca - 01/02/2025
Nonostante le minacce ed i pericoli per la loro incolumità una donna, originaria di Enna, ed il figlio di 8 anni, non riescono a trovare una casa protetta per ospitarli. Una storia drammatica emersa nelle ultime ore, come si apprende dall’Ansa, dopo la denuncia della stessa donna, che vive a Caltanissetta, la quale ha trascorso tutta la notte tra il Pronto soccorso e la caserma dei carabinieri in attesa di una sistemazione, senza trovarla. Per cui, è stata costretta a tornare a casa ma il timore di vendette da parte del marito è concreto.
“Mi pestava mentre facevo chemio”
“Con il mio legale abbiamo presentato almeno 8 denunce. Ci sono le foto di quando mio marito mi ha pestato mentre facevo la chemioterapia – afferma – le minacce, due costole rotte, il pugno in un occhio al mio piccolo e la testimonianza del bimbo che racconta che il padre gli dà le gocce per dormire. Mi sento abbandonata dalle istituzioni e disperata”.
Il referto del medico
Ieri sera il bambino, dopo che il padre lo ha riconsegnato alla donna, avrebbe raccontato alla madre di avere ricevuto minacce dal genitore ed essendo molto turbato è stato portato al pronto soccorso del Sant’Elia di Caltanissetta. “La dottoressa in turno ha messo nero su bianco che era necessario trovare una struttura protetta ma la polizia le ha detto che potevamo andare a casa”, riferisce la donna.
“Rischio di essere vittima di femminicidio”
A tarda notte sono intervenuti i carabinieri che, nonostante la buona volontà, non sono riusciti a portare madre e figlio al sicuro . “Cosa aspetta la magistratura – conclude la donna – che io diventi un’altra delle tante vittime di femminicidio? Io non posso più aspettare perché in assenza di un provvedimento tra due giorni sarò nuovamente costretta a consegnare il bimbo a suo padre. Vi prego aiutatemi. Io e mio figlio siamo allo stremo”.