Divorzio da AcquaEnna, opposizione, “ora Draià è sulle nostre posizioni”
Valguarnera - 30/01/2025
Come anticipato da Vivienna in un precedente articolo, la sindaca Draià si è detta disponibile a risolvere in via definitiva il contratto con AcquaEnna, “non avendo alcun interesse a rimanere con l’attuale
gestore”. Ma ha criticato però la fuga in avanti del sindaco di Troina Giachino affermando “che lo stesso avrebbe potuto porre la questione davanti agli altri sindaci nella prossima assemblea, piuttosto che
parlarne senza alcun confronto”.
L’opposizione
Tuttavia le esternazioni della sindaca sulla eventuale rescissione del rapporto contrattuale col gestore idrico hanno avuto vasta eco negli ambienti politici locali, che ne segnano un nuovo cambio di passo. I tre consiglieri di opposizione Angelo Bruno, Filippa D’Angelo e Luca Bonanno, pur trovandosi d’accordo con la nuova posizione della sindaca la accusano però di incoerenza, per aver difeso sino a qualche mese fa a spada tratta AcquaEnna, sostenendo che c’era un vincolo temporale da cui era impossibile liberarsi.
“Ora Draià sulle nostre posizioni”
Diverse infatti le battaglie consiliari con i vari esponenti di opposizione, che ne hanno chiesto da sempre la rescissione. “Il tempo dei proclami è finito- dichiarano in una nota i tre consiglieri-. Nessuno può permettersi di giocare con la sensibilità dei cittadini, soprattutto in questo momento difficile. Prendiamo atto che il nostro primo cittadino, dopo la presa di posizione del sindaco di Troina, finalmente farà proprie le nostre considerazioni sulla situazione idrica di Valguarnera e della provincia di Enna, considerato che si è detta disponibile alla rescissione del contratto con AcquaEnna, quello stesso che ieri difendeva perché legato ad un vincolo temporale che ne impediva la rescissione.”
I disagi legati al servizio idrico
Tante infatti nel tempo le sollecitazioni affinché la sindaca si facesse portavoce presso l’Ati per una drastica soluzione. “Per mesi- continuano- siamo stati additati dal primo cittadino di essere irriverenti nei confronti dell’ente gestore solo perché pretendevamo rispetto e tutela per i nostri concittadini. In questi mesi, in consiglio comunale, nelle varie commissioni e tutte le volte che abbiamo rilasciato dichiarazioni,
abbiamo più volte invitato il sindaco ad analizzare attentamente le responsabilità sulla gestione dell’acqua da parte del gestore. Crisi idrica, turnazione dell’acqua, bollettazione e tariffe sono sempre state oggetto dei dibatti in aula, puntualmente abbiamo ricevuto sempre la solita risposta: “Io non sono il gestore e il contratto non può essere rescisso”. Prendiamo adesso atto non solo delle nuove dichiarazioni di Draià, che ci trovano chiaramente d’accordo, ma in vista dell’assemblea dell’ATI idrico di giorno 6 Febbraio, pretendiamo chiarezza e soprattutto vogliamo comprendere come dovrà essere gestita l’acqua, qualora la gestione dovesse tornare a essere comunale.”