Comitato a Cammarata, “da lui niente di nuovo, tiri fuori piano di emergenza”

Il Comitato Senz’Acqua Enna risponde al presidente dell’Ati, Nino Cammarata, che, ieri, su ViviEnna ha raccontato la sua verità sulla criticità del sistema idrico, dalle tariffe, che non è possibile abbassare per un macigno inserito nel Piano d’ambito risalente ad oltre 25 anni fa, agli investimenti sulla rete con fondi europei pari a 58 milioni di euro.

Cammarata ha anche toccato altri temi cruciali, tra cui l’asserita esistenza del piano di emergenza, al centro dell’esposto del Movimento che, invece, solleva dubbi, e l’approvvigionamento idrico ad Enna, ufficialmente con una turnazione ogni tre giorni, secondo quanto detto a Cammarata da AcquaEnna, ma per il Pd e molti cittadini l’erogazione è giornaliera.

Cortese, “Cammarata non dice niente di nuovo”

Uno dei legali del Comitato, l’avvocato Giampiero Cortese, ritiene che “Cammarata non dice nulla di nuovo sulle tariffe, che non si intendono abbassare, e su questi investimenti sulla rete idrica: peccato che dalla diga Ancipa continuano ad esserci delle perdite copiose. In definitiva, gli utenti continuano a pagare bollette onerose a fronte di un servizio lacunoso non solo per le drastiche turnazioni che hanno interrotto la continuità ma anche per la dispersione idrica, che è evidente”.

Dove è il piano di emergenza?

Il legale del Comitato insiste sulla questione del piano di emergenza. “Ci dicono che esiste ed è risalente al 2005, peraltro ereditato dall’Ato, ma è di tutta evidenza che in 20 anni è davvero cambiato il mondo. E’ stato aggiornato? In ogni caso, se questo piano fosse ancora attuale si scontra con la dura realtà perché la ricerca dei nuovi pozzi è avvenuta in piena crisi idrica e non prima, come, invece, sarebbe dovuto accadere. Inoltre, cosa ha fatto l’Ati sotto il punto di vista della vigilanza e del controllo?”. Cortese rilancia la proposta del Comitato: “Noi vorremmo vedere questo piano emergenziale e capire, inoltre, se sono stati approntati degli aggiornamenti”.

Lo scontro tra i sindaci e Cocina

Lo stesso legale del Comitato, in merito alle responsabilità dei sindaci, e dunque dell’Ati, ricorda le parole usate da Cocina in una recente intervista in cui ha puntato l’indice contro i primi cittadini che si sarebbero opposti alla turnazione dell’estate scorsa. “Se Cosina non avesse insistito, l’acqua di Ancipa sarebbe finita prima ma sindaci non volevano saperne di una turnazione idrica”.

“A me l’acqua arriva tutti i giorni”

Curioso, però, a Enna è il balletto sull’erogazione dell’acqua. “Guardi, a me l’acqua – dice Cortese – arriva ogni giorno ma va detto che, sotto questo aspetto, non ci sono notizie sicure, né abbiamo contezza dell’operatività di tutti i pozzi scavati su cui si sarebbe dovuta poggiare l’autonomia dall’Ancipa ma sappiamo bene che la città dipende ancora dall’invaso, riempitosi grazie alle piogge ed alla neve. Una cosa è certa: non vogliamo che si ritorni a quel periodo drammatico vissuto dalla metà del 2024”.