Nuovo esposto del Comitato Senz’Acqua Enna depositato stamane in Tribunale sulla gestione dell’emergenza idrica ma questa volta nel mirino è finita l’Ati, l’assemblea dei sindaci presieduta da Nino Cammarata, primo cittadino di Piazza Armerina.
Nella denuncia, gli esponenti del Movimento muovono delle contestazioni in merito “all’organizzazione, affidamento e controllo del servizio idrico integrato”, in particolare il Comitato, presieduto da Monia Parlato, accende i fari sulla “predisposizione ed aggiornamento del piano di emergenza, nonché tutte le altre attività tese alla ricerca di fonti alternative, pozzi” che, a loro parere, è stata una delle lacune più evidenti.
Il Comitato, peraltro, ricorda quanto sostenuto dal capo della Protezione civile regionale e della Cabina di regia per l’emergenza idrica, Salvo Cocina, che, in più occasioni, ha ribadito il ruolo importante svolto dalle Ati siciliane, tra cui quella di Enna, che ha “piena competenza e responsabilità sul tema acque, ricerca di pozzi, vigilanza e controllo sul gestore privato, approvazione tariffe”.
E sul tema delle tariffe, il Comitato dedica un capitolo a parte, ricordando l’iniziativa dell’Ati di Caltanissetta che sta spingendo per la loro riduzione. “Le tariffe potevano – dicono dal Comitato – essere ridotte in ragione di una erogazione drammaticamente ridotta negli ultimi mesi estivi, come peraltro ci risulta aver proposto taluni sindaci del nisseno, il Comitato intende chiedere che gli organi giudiziari investiti del tema verifichino se vi è stata puntuale applicazione della legge o meno, ricordando anche che le norme tutte in materia, nel ribadire che l’acqua è un bene vitale, sono poste a presidio di legalità, salvaguardia dell’ambiente e della salubrità pubblica e dei diritti inalienabili dell’uomo”.
Il Comitato ne ha pure per la vicenda dell’erogazione dell’acqua giornaliera ad Enna. “E’ ripresa con una sufficiente regolarità, anche se nessuno si è occupato di fornire comunicazioni ufficiali, forse perché il quadro non è ancora definitivo ed il timore di emergenze è sempre dietro l’angolo”.