Fine del razionamento, Pd, “acqua tutti i giorni ma non si torni indietro”
Enna-Cronaca - 21/01/2025
A Enna, sottovoce, non si parla d’altro, cioè che l’acqua arriva tutti i giorni. In tanti sono a chiedersi le ragioni della fine dell’odiato razionamento idrico, che in città è arrivato fino a sei giorni. Eppure il gestore, ufficialmente, non ha comunicato nulla, né lo ha fatto il Comune.
L’uscita del Pd
Ad uscire allo scoperto è il Partito democratico con il suo segretario cittadino, Giuseppe Seminara. “Il Partito Democratico di Enna prende atto del ritorno – spiega Seminara – in via non ufficiale della turnazione idrica ordinaria ma invita e ammonisce il Comune, le Istituzioni preposte e le società di servizio a mantenere alta la guardia provvedendo agli atti necessari affinché non ci si ritrovi dinnanzi nuovamente dinnanzi alla drammatica crisi idrica che abbiamo già vissuto. Sembra, infatti, che negli ultimi giorni la turnazione idrica in città sembra si sia normalizzata”.
La situazione idrica
Alla fine del dicembre del 2024 la turnazione era scesa a 3 giorni grazie al contributo idrico dell’Ancipa, come disposto dalla Cabina di regia, che si è aggiunto all’approvvigionamento dei pozzi Bannatelle 3 e 5 e di Leonforte. E’ successo qualcosa altro, nel frattempo? Non si sa ancora.
“Le famiglie, per quanto ancora provate, stanno ricevendo finalmente l’acqua. Non solo, la situazione generale è in generale più positiva: dalle rilevazioni effettuate, il livello dell’invaso è salito a poco più della metà della sua completa capienza” dice Seminara che, come tanti, non comprende le ragioni dell’azzeramento della turnazione, su cui c’è, evidentemente, del mistero. “Come Partito Democratico ammoniamo le forze di governo a non abbassare per nessuna ragione l’attenzione e continuare, senza esitazione, a operare e vigilare per evitare un’altra crisi idrica” aggiunge Seminara.
Gli interventi da realizzare
Il segretario del Pd di Enna pone delle questioni, assolutamente strategiche per evitare un’altra emergenza idrica drammatica come quella a partire dalla fine del 2024. “Già, l’incuria, il disinteresse e la mancanza di programmazione, che pure avevamo, per tempo, segnalato – dice Seminara – ci ha portato la scorsa estate quasi al collasso e sarebbe inaccettabile se il governo di centrodestra – su cui gravano responsabilità del tutto evidenti – replicasse il medesimo atteggiamento superficiale per l’ennesimo di fila. Restano, infatti, a parer nostro, dei quesiti aperti: a che punto sono i lavori di manutenzione delle condotte “colabrodo”? La ricerca e la manutenzione dei pozzi? E i lavori sull’invaso? La politica non può lavorare solo in situazioni di “emergenza”: regioni, enti locali e società devono intervenire subito e senza esitazione”