Rendiconto 2023, no del Consiglio di Valguarnera
√i√i - 17/01/2025
Il rendiconto di gestione 2023 viene bocciato dal consiglio comunale di Valguarnera. Seduta fiume ieri sera per un “no” che si prefigurava da giorni. Si sono espressi negativamente infatti i consiglieri di opposizione che oggi costituiscono la maggioranza consiliare, Bruno, Greco, Bonanno e Speranza, astenuti Capuano e D’Angelo appartenenti allo stesso schieramento, a favore invece i consiglieri vicini al sindaco, Auzzino, Telaro, Scozzarella e Scarlata. Assenti Biuso per l’opposizione e Ingari per la maggioranza.
Decisive le astensioni
In sostanza un 4 a 4 che non basta, determinanti i due astenuti Capuano e D’Angelo risultati decisivi.
Il rendiconto 2023 era già commissariato da diversi mesi e recentemente il collegio dei revisori aveva espresso parere positivo, dopo però aver raccomandato fortemente all’amministrazione “di prendere in
considerazione una chiara e definitiva soluzione alla palese difficoltà in cui versa l’Ente, attivando percorsi idonei anche con istituti straordinari al fine di scongiurare la formazione o peggio lo spostamento di disavanzi non più facilmente ripianabili o recuperabili in futuro”.
Il nodo economico
Da notare che il disavanzo di amministrazione per l’esercizio 2023 è stato di circa 1 milione e 600 mila
euro, mentre per il 2022 era di 2 milioni e 800 mila euro. Per cui i motivi che hanno indotto l’opposizione a non approvare il documento è stato che il percorso di rientro evidenziato dai revisori non è stato intrapreso minimamente. Questo appunto, uno dei motivi che hanno fatto pendere la bilancia verso il no, congiuntamente al fatto di non aver ricevuto documentazione sufficiente per un’oculata analisi del documento. C’è da dire inoltre che restano in stand by il piano di rientro che proporrà l’amministrazione ed il bilancio di previsione 2025-2027.
Bruno, “no alla politica arrogante”
Il consigliere Angelo Bruno attraverso un video ha affermato che il suo no scaturisce soprattutto
dal fatto che la Giunta non ha dato corso alle raccomandazioni dei revisori contabili. “La nostra non è affatto la politica del “no” come la chiama il sindaco- ha tenuto a precisare- perché in tutti questi anni abbiamo dimostrato che senza il nostro voto tante cose importanti non si sarebbero potuti realizzare. Il mio “no” è soprattutto alla politica arrogante di questi anni. Avevamo un deficit l’anno scorso di 2 milioni e 800 mila euro ed è stato possibile diminuirlo solo grazie ai fondi di solidarietà per i Comuni erogati
dallo Stato e non di certo per la bravura dell’attuale compagine”. Cosa succederà adesso è difficile prevederlo.