Ex caserma di Pergusa, Cardaci, “darla all’associazione Hope”
Enna-Cronaca - 13/01/2025
“Perché tenere chiusi e inutilizzati luoghi che potrebbero essere sfruttati per associazioni, socializzazione, attività benefiche?”. Walter Cardaci, operatore sociale, già consigliere e assessore comunale, e presidente dell’associazione di promozione sociale Hope Aps, torna a sostenere l’opportunità di riaprire le porte dei locali che appartenevano alla caserma dei carabinieri di Pergusa, dopo l’appello lanciato nei giorni scorsi da un gruppo di genitori della frazione di Enna.
La richiesta della mamme di Pergusa
La richiesta delle mamme pergusine era stata quella di dare all’associazione Hope gli spazi che attualmente risultano terra di nessuno e che appartengono al Libero consorzio comunale di Enna, ex Provincia regionale di Enna. Un appello che fa seguito a quello lanciato dalla parrocchia del Santissimo Crocifisso di Pergusa e dalla stessa associazione Hope lo scorso maggio: “Dateci i locali che per adesso sono in preda ai vandali, ne faremo un centro di aggregazione per attività sociali e umanitarie”.
Cardaci, “ex caserma è sede ideale”
Cardaci spiega: “La nostra associazione Hope attualmente è ospitata nei locali della parrocchia pergusina guidata da fra’ Tonino Arena e qui i nostri soci e volontari lavorano per doposcuola, grest ed Emporio Caritas grazie al quale diamo assistenza a quasi 50 famiglie, offrendo distribuzione di alimenti e pagamento di utenze varie”. L’ex caserma, che è ancora oggetto di lavori di ristrutturazione, sarebbe “la sede ideale per le attività di Hope”, aggiunge il presidente. “Nel nostro progetto questi locali diventerebbero anche luogo di aggregazione giovanile, visto che gli adolescenti di Pergusa non hanno altri punti di riferimento, allontanando così i pericoli di isolamento e devianza”.
Il presidente della Hope Aps ricorda anche che all’interno della riforma del Terzo settore è prevista una specifica tutela degli spazi utilizzati dagli enti che lavorano nel sociale contro possibili scelte urbanistiche degli enti locali che potrebbero incidere negativamente sull’attività svolta dai medesimi Enti del Terzo settore. “In altri termini – aggiunge Cardaci citando dell’art. 71, comma 1 del codice del Terzo settore – il legislatore ha riconosciuto la superiorità del valore sociale dell’utilizzo degli spazi pubblici da parte degli enti non profit rispetto alle decisioni in merito alla destinazione urbanistica dei medesimi spazi”.
Il progetto Enna
Cardaci sottolinea che lo scorso novembre il progetto targato Hope dal titolo “Enna. Memoria, tradizione e innovazione” che prevede attività artistiche e creative alla riscoperta delle radici della città per la valorizzazione del suo patrimonio artistico e culturale ha vinto il bando del bilancio partecipato del Comune di Enna e ricorda anche il buon esito del patto di collaborazione con l’amministrazione comunale che vede l’associazione Hope prendersi cura del campetto sportivo adiacente al plesso di scuola dell’infanzia pergusino: “Da quando è stato affidato a noi – racconta – non ci sono stati atti vandalici, lo spazio è stato curato e reso fruibile, perché il nostro sforzo è stato quello di responsabilizzare giovani e adulti residenti nella zona”. E, sulla spinta del sostegno dei residenti della zona, si dice quindi ancora una volta pronto al dialogo con tutte le forze in campo, a partire dal Libero consorzio comunale di Enna: “Vogliamo rendere partecipi sia le istituzioni che i cittadini del nostro progetto – conclude Cardaci – i locali ci sarebbero davvero utili per portare avanti il nostro importante impegno a favore delle famiglie bisognose, dei giovani e degli anziani di Pergusa”.