E’ scaduta la licenza che consente all’Autodromo di Pergusa di ospitare gare di auto.
La deadline era fissata al 31 dicembre del 2024 ma senza il Consorzio, in stato di liquidazione dopo il mancato rinnovo dello Statuto che ha innescato un effetto domino sull’ente, era tutto praticamente scontato. Tutto è in mano al liquidatore che svolge un altro lavoro non certamente quello di pianificare le strategie del Consorzio.
“Sembrerebbe – argomenta Paolo Di Marco, giornalista e scrittore, noto conoscitore delle vicende ennesi – che la richiesta di rinnovo non sia partita e questo perchè la struttura è acefala, il Consorzio non esiste più e con esso mancano pure gli organi esecutivi. Tutto è in mano al commissario liquidatore che come tale non pensa, certo, ad organizzare gare. La licenza potrà essere rilasciata al nuovo vertice dell’autodromo quando rinascerà, e se rinascerà”.
Già, il nuovo vertice che non è neanche all’orizzonte, per il momento c’è la bozza di un nuovo Statuto presentata dall’opposizione all’amministrazione Dipietro. Insomma, si è in una fase molto, ma molto embrionale. Eppure, ci sono i soldi, 465 mila euro, della Finanziaria regionale, destinati all’Autodromo di Pergusa.
“E’ probabile – aggiunge Di Marco – quindi che palazzo d’Orleans voglia impegnarsi in prima persona con l’ingresso di suoi rappresentanti nella base societaria. Ma c’è bisogno di molto altro per ridare speranza a Pergusa. Prima di tutto la volontà e la voglia di puntare sulla struttura e le continue perdite di tempo da parte di tutti gli attori della vicenda non testimoniano nulla di buono in questo senso. Sono passati invano oltre cinque mesi dallo scioglimento del Consorzio ente autodromo e ad oggi di veramente concreto non c’è nulla che autorizzi ottimismo”.