Enna-Cronaca

Clima, prepararsi al peggio, “riscaldamento porterà roghi e alluvioni”

Neanche il tempo di prendere una boccata di ossigeno dopo un 2024 torrido che le notizie relative agli anni prossimi lasciano spazio alla preoccupazioni.

La drammatica siccità nell’Ennese

E nell’Ennese, che ha vissuto e continua a vivere un’emergenza idrica senza precedenti, si guarda con timore al clima. Emblematico il post del Capo della Protezione civile della Regione, Salvo Cocina, personaggio ormai notissimo in quanto in sella alla Cabina di regia per la crisi idrica, che, sulla sua pagina, ha evidenziato un articolo, pubblicato sul quotidiano La Repubblica con un’intervista a Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service.

Le cause del riscaldamento

Secondo quanto sostenuto dallo scienziato del clima “le concentrazioni di CO2 e di altri gas serra – spiega a Repubblica – nell’atmosfera sono molto alte e continuano a crescere, quindi, inevitabilmente, le temperature saliranno ancora. Ci potranno essere oscillazioni causate da eventi particolari, per esempio una eruzione vulcanica che potrebbe con le sue ceneri raffreddare temporaneamente il Pianeta, ma la tendenza al riscaldamento è chiara”.

La gestione del territorio

Per il direttore del Copernicus Climate Change Service molto dipenderà dalla gestione dei territori, in sostanza più saranno protetti meno impattante sarà l’effetto del riscaldamento globale.

L’area del Mediterraneo

“Sappiamo per esempio che nel Mediterraneo -riferisce lo scienziato del clima – la siccità e le ondate di calore aumenteranno, le precipitazioni diventeranno ancora più estreme. Certo, non sappiamo tutto, non sappiano dove e quando si verificherà il prossimo disastro. Ma sappiamo che un certo tipo di fenomeni estremi diverrà più probabile e più violento”

Published by
Redazione