I buchi neri ennesi, Cisl, “serve Patto per le Aree interne”
Enna-Cronaca - 03/01/2025
E’ un quadro tutt’altro che rassicurante quello dipinto della segretaria generale Carmela Petralia della Cisl di Enna, Caltanissetta ed Agrigento, in merito alla situazione ennese nell’anno che è appena andato via. Tra le criticità ci sono la crisi idrica, dominatrice assoluta del 2024, e poi la sanità e le strade.
La crisi idrica
Sulla crisi idrica, la segretaria della Cisl ritiene che si tratti “di una vera bomba social: le ripercussioni sulle famiglie, sull’agricoltura e sull’intero sistema produttivo sono pesantissime. Da tempo chiediamo interventi immediati, denunciando, per primi, anni di mancata manutenzione delle condotte. Abbiamo organizzato mobilitazioni scendendo in piazza, sollecitato incontri con le istituzioni e gli enti preposti, chiedendo interventi urgenti per fronteggiare la crisi ma soprattutto ancora più importante un piano strutturale di lungo respiro per evitare che queste situazioni tornino di nuovo ad affliggere le aree interne. Oggi tutti parlano di responsabilità e si è in prima linea nella protesta, ma è assurdo che lo facciano gli stessi enti e le stesse istituzioni che nel tempo avrebbero dovuto evitare questo scempio, e nel frattempo le tariffe che i cittadini pagano rimangono le più alte”.
Strade e sanità
Non meno preoccupante per la Cisl è la questione delle infrastrutture: strade e ferrovie inadeguate isolano intere comunità, compromettendo ogni prospettiva di sviluppo. “Abbiamo avviato un percorso di dialogo con gli amministratori locali – prosegue Petralia – per sollecitare interventi concreti. Non possiamo più accettare il ritardo infrastrutturale come una condizione inevitabile”.
Anche sul fronte sanitario abbiamo la Cisl ha evidenziato molte ombre. “Il problema più rilevante sono la mancanza di risorse professionali, personale e strutture adeguate – afferma Petralia – va di certo rilanciato il tema del potenziamento della medicina territoriale e della sicurezza del personale sanitario. Parallelamente, puntiamo a migliorare i servizi per gli anziani e le fasce più fragili, con l’obiettivo di ridurre le inaccettabili liste d’attesa attraverso l’attivazione di sportelli di assistenza”.
Lo spopolamento
Il dissesto idrogeologico e la prevenzione degli incendi sono altre priorità. “L’assenza di una pianificazione seria – sottolinea la segretaria – continua a mettere a rischio l’ambiente, le aziende e la sicurezza delle persone. Su questi temi chiediamo un cambio di passo radicale”.
La desertificazione demografica ed economica rappresenta una delle sfide più grandi per il territorio. “La disoccupazione giovanile, il lavoro irregolare e la dispersione scolastica sono piaghe che alimentano povertà e criminalità organizzata. Siamo in prima linea contro il caporalato – spiega Petralia – promuovendo sportelli di tutela per i lavoratori sfruttati”.
Patto per le Aree interne
La segretaria indica una strada per uscire dalle sabbie mobili. “L’auspicio per il 2025 è di non continuare a parlare solo dei problemi e delle criticità, ma va – dice Petralia – avviato un “Patto Territoriale per il rilancio delle aree interne”, che veda tutti protagonisti, perché continuando con voci isolate non si va da nessuna parte. Solo unendo le forze tra politica, istituzioni, parti sociali e comunità potremo costruire un futuro diverso per le nostre aree interne, che dia speranza e opportunità alle generazioni presenti e future.”