L’acqua dall’Ancipa, Mdt, “i conti non tornano”

Non tornano i conti al Movimento per la difesa del territorio in merito all’approvvigionamento idrico deciso dalla Cabina di Regia che ha aperto i rubinetti della diga Ancipa, capace di consentire di ridurre le turnazioni nell’Ennese ma anche nel Nisseno.

I numeri che non quadrano

“I 570.000 m3 mensili di cui parlano – spiegano dal Movimento per la difesa del territorio – sarebbero 220 l/s (litri al secondo); scrivono che servono 40 l/s in piu’ di prima, quindi ad oggi saremmo a 180 l/s, ma eravamo gia’ a 158 l/s, prima che aumentassero (a porte chiuse) l’acqua a Caltanissetta e San Cataldo, che ne chiedeva quasi 50 l/s in piu’, quindi anche ammesso che a CL ne abbiano gia’ concessi solo 42 in piu’ e ad oggi abbiano aumentato a 200 l/s aggiungendo questi ulteriori 40 l/s andremmo a 240 l/s”

I dati sulla turnazione

Secondo quanto prospettato dal presidente del Mdt, Fabio Bruno, questo sarebbe un aumento del 20%, che, però, non sarebbe per nulla sufficiente per scendere da turnazione di 5 giorni ad un’altra da 3 in quanto “servirebbe il 66% d’acqua in più”.

Insomma, dai calcoli di Bruno “per passare da 4 giorni a 3 giorni serve il 33% in più” e questo vorrebbe dire che occorrerebbero ” almeno 50 l/s in più di quanto dicono, 270 l/s, 700.000 m3 al mese, 8,4 milioni di m3 l’anno escluse le perdite, quindi 11 milioni se aggiungiamo solo il 30% di perdite (e ancora dovremmo aggiungere evaporazione, furti, altri usi”.

L’invaso non è pieno

Il Movimento per la difesa del territorio ritorna a dire che la situazione della diga non è così ottimale. “Siamo ancora in emergenza, e se è vero che con le recenti piogge e nevicate l’Ancipa ha recuperato un bel po’ d’acqua (7Mmc in un mese), è anche vero che siamo ben lontani dai livelli nello stesso periodo degli scorsi anni” dice il presidente del Mdt, Fabio Bruno.

Non sprecare acqua

Alla luce di queste considerazione, l’invito è di non disperdere acqua. “Non dobbiamo continuare a fare sacrifici per arrivare – dicono dal Mdt – al turno successivo, ma usiamola con la consapevolezza che e’ una risorsa preziosa e limitata, mantenendo alcune delle sane abitudini che abbiamo adottato in questi mesi di crisi idrica, dal tenere aperti i rubinetti per il tempo minimo necessario, all’ottimizzare i lavaggi in lavatrice, fino al recupero dell’acqua durante la doccia”