Comitato contro gestore e Ati, “pronti ad azioni legali”

Il Comitato Senz’Acqua Enna torna alla carica sull’emergenza idrica e prende di mira il gestore e l’Ati, preannunciando azioni legali per far emergere le responsabilità attorno all’emergenza idrica.

L’affondo al gestore

Gli esponenti del movimento entrano nel dettaglio dei disservizi fin qui contestati. Nel mirino è finita, ancora una volta, AcquaEnna che, secondo quanto sostenuto dal Comitato, non fornisce in tempo le informazioni sull’erogazione dell’acqua, mandando all’aria i piani degli utenti, che, con il razionamento idrico, devono pianificare la settimana, a secondao della turnazione. “L’informazione è assolutamente carente, scoordinata e contraddittoria: una famiglia che deve organizzarsi non può rischiare di rimanere coi rubinetti asciutti, in quanto è sotto gli occhi di tutti che i turni sono totalmente disattesi”.

Attacco all’Ati

Il Comitato, presieduto da Monia Parlato, attacca l’Ati, l’assemblea dei sindaci, a cui imputa, in generale, di non aver previsto un piano di emergenza, la cui assenza è emersa quando è esplosa la crisi idrica, oltre a non avere tenuto sotto stretta osservazione le attività del gestore.

“Questo è il risultato di una sconclusionata politica emergenziale in sede locale. Tale situazione è da attribuirsi in maggior misura ad ATI, che avrebbe avuto il potere-dovere di dotarsi di un piano di emergenza e di monitorare costantemente le attività del gestore privato e gli obblighi ai quali avrebbero dovuto assolvere in seguito al conferimento della concessione”.

La questione dei pozzi

Il Comitato contesta anche l’immobilismo attorno alle proposte del geologo ennese, Francesco Paolo Patrinicola, che ha individuato delle fonti idriche, da cui ricavare almeno 5 pozzi, a ridosso di Bannatelle. Inoltre, gli esponenti del movimento lamentano il silenzio attorno al tema delle bollette idriche, a fronte del “disservizio che si è verificato ormai da circa sei mesi”

Alla luce di questa analisi, il Comitato sta “valutando l’opportunità di adire azioni giudiziarie in ogni direzione e verso chiunque possa essere individuato come responsabile degli accadimenti, a vario titolo e secondo rispettive competenze”