Altro che decisione corrette nella gestione della diga Ancipa, come, nei giorni scorsi ha detto il capo della Protezione civile siciliana e della Cabina di regia Salvo Cocina, in merito al riempimento dell’invaso che si attesta intorno ai 4 milioni di metri cubi di acqua. Il Movimento per la difesa del territorio, presieduto da Fabio Bruno, sconfessa il funzionario regionale e tira in ballo la fortuna, che ha portato pioggia e neve tale da far respirare per altri mesi i Comuni Ancipa dipendenti.
Ed a supporto della sua tesi, il Movimento compie un passo all’indietro, quando, in occasione di un incontro a Enna, risalente all’8 novembre, organizzato dal Comitato Senz’Acqua Enna, Cocina, rivolgendosi ai partecipanti, disse che le previsioni meteo non erano confortanti, sostenendo, di fatto, che di pioggia se ne sarebbe vista poca.
“Premesso che siamo – spiegano dal Mdt – veramente contenti che l’Ancipa si stia iniziando a riempire, grazie alle recenti piogge e nevicate, e all’acqua che Enel sta facendo confluire da Ambolà. Le ricordiamo che nell’incontro che si è tenuto a Enna l’8 novembre scorso lei stesso ha asserito che le previsioni di pioggia per il mese di novembre erano scarse, per i mesi di dicembre e gennaio nella media. Quindi lei sa benissimo che queste piogge non solo non erano previste, ma al momento per fortuna sono ben superiori alle medie degli anni precedenti”.
Il Movimento per la difesa dei territori, che, in questi mesi, ha fornito dati piuttosto dettagliati sulla condizione dell’invaso, riassume quello che è accaduto dalla fine di novembre ad oggi. “Limitandoci ai soli pluviometri di Ancipa e Ambola’, dal 30 novembre ad oggi quello di Ancipa ha registrato 51,6mm di pioggia (il 70% in piu’ rispetto al 2022 e 7 volte rispetto all’anno scorso) e quello di Ambola’ 212,6mm (quasi 3 volte la pioggia del 2022, 7,5 volte la pioggia dello scorso anno). In questo momento l’invaso Ancipa viaggia attorno ai 4Mmc di acqua, ma se non ci fosse stato questo cambio climatico imprevisto e le piogge fossero state al livello dell’inverno discretamente piovoso del 2022, a quest’ora avremmo avuto una riserva di 1,3Mmc, se fosse stato come il 2023 ne avremmo avuto a malapena mezzo milione”.
Alla luce di queste considerazioni, il Mdt contesta le parole di Cocina in merito alla gestione dell’emergenza idrica ma anche l’atteggiamento di chiusura verso i sindaci dell’Ennese.
“La preghiamo di non prenderci in giro – dicono dal Mdt – con affermazioni a posteriori di decisioni corrette della cabina di regia, sarebbe molto piu’ serio ammettere che siamo stati semplicemente fortunati. Per quanto riguarda il maggior prelievo per favorire anche i comuni del Nisseno, la critica che vogliamo porgerle sta nel metodo e non nel merito di come la decisione sia stata presa, a porte chiuse, escludendo i sindaci dell’Ennese che avevano semplicemente sottolineato l’importanza di gestire oculatamente la risorsa, non sapendo cosa ci riserva il futuro. Un prelievo di oltre 200 l/s in questo momento non è certamente un liberi tutti, ma neanche una gestione oculata. In assenza di ulteriori piogge a questo livello di erogazione, una volta aggiunte le perdite, 4Mmc durerebbero 5 mesi. Anche se probabilmente piovera’ ancora, dobbiamo sperare per il meglio ma prepararci al peggio”