Ancipa, frizioni in Cabina di regia, poi il via libera a Caltanissetta

E’ stata una Cabina di regia “frizzante” quella sull’emergenza idrica nei territori di Enna e Caltanissetta, al centro di un braccio di ferro per la dotazione d’acqua dalla diga Ancipa.

La decisione

Al termine del vertice, secondo quanto sostenuto da un’autorevole fonte, sarebbe stata concessa a Caltanissetta una riserva d’acqua dall’invaso, tale da consentire alla città di abbassare ancora la turnazione che dovrebbe scendere da 6 a 5 giorni, come gli altri Comuni ennesi alle prese con la crisi.

In realtà, le cose cambieranno a partire da domani, quando dovrebbe entrare nella rete idrica nel Nisseno, il capoluogo e San Cataldo, l’acqua proveniente dai nuovi pozzi, che fino ad oggi, a dispetto delle promesse e degli impegni, non sono stati utilizzati per problemi di ordine tecnico.

La vicenda

Questo intoppo ha costretto la Cabina di regia, nonostante la decisione di riservare l’Ancipa solo ai 5 Comuni ennesi a seguito dell’occupazione dell’impianto di potabilizzazione, ad aprire i rubinetti dell’invaso verso i due centri ennesi che, stando ad alcune indiscrezioni, ricevono poco più di 60 litri di acqua al secondo. Da domani, dunque, grazie all’ingresso dei nuovi pozzi, Caltanissetta e San Cataldo, dovrebbero ricevere meno acqua dall’Ancipa ma è sulla quota idrica che, nelle ore scorse, si è consumato lo scontro, specie con i rappresentanti ennesi.

Il pressing e le frizioni

A quanto pare, in un primo momento sarebbe stato deciso di riservare al Nisseno circa 30 litri di acqua ma le richieste nissene sarebbero state di aggiungerne altri 20. Da qui, le scintille al punto che la Cabina di regia ha optato di ritirarsi in “Camera di consiglio” per deliberare da sola. E la sentenza sarebbe stata di dare acqua tale da garantire una turnazione di 5 giorni.