Forestali, piano dei sindacati alla Regione per la riforma
Enna-Provincia - 18/12/2024
I rappresentati regionali e nazionali Francesco Crocitti, Enrico Scozzarella e Manuel Bonaffini delle rispettive OO.SS. – CODIRES e SNALV- CONFSAL hanno incontrato l’Assessore regionale all’agricoltura e dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea Salvatore Barbagallo per discutere della riforma del comparto forestale.
Organico carente
Durante il confronto, i sindacati sostenuto e rappresentato che il comparto forestale si è notevolmente ridotto come numeri di lavoratori in quanto alla data odierna può contare in tutta la Regione Sicilia circa 16.000 forestali quasi tutti a tempo determinato. “Alla luce di tutto ciò, abbiamo chiesto di formare solo due contingenti uno a tempo indeterminato e l’altro a 180 giorni con lo scivolo naturale dei pensionamenti.
Il piano delle proposte
Abbiamo riteniamo necessario ed urgente, sollecitare il Governo Regionale ad una revisione legislativa dell’attuale legge di settore integrando e prevedendo nelle attuali previsioni istituzionali:
la bonifica idraulico-fluviale, al fine di una maggiore tutela del territorio, regimentando e facilitando il deflusso dei corsi d’acqua; una maggiore riforestazione utile a prevenire il diffuso dissesto idrogeologico, rendere produttiva la commercializzazione del legname, combattere la desertificazione, contribuire al rispetto del protocollo di Kyoto, sanificando l’aria respirata; utilizzo degli scarti legnosi al servizio di centrali elettriche predisposte per l’utilizzo delle bio masse; l’utilizzo continuativo, al bisogno, in compiti di supporto alla protezione civile sia in situazione di emergenza idrica che ordinaria; utilizzo dei lavoratori a supporto dell’attività turistico-montana da svilupparsi nelle aree boschive demaniali; utilizzo dei Lavoratori per compiti di vigilanza del territorio agro-montano a supporto del corpo forestale e delle guardie faunistico- venatorie; utilizzo dei lavoratori nella gestione annuale di parchi e riserve ; utilizzo dei Lavoratori per compiti utili alla gestione e manutenzione del verde sia pubblico che privato; potenziamento di mezzi e strumenti ad oggi spesso inidonei e sistemazione adeguate delle stradelle di accesso ai cantieri; incremento delle torrette di avvistamento incendi e delle postazioni operative di sosta automezzi al fine di velocizzare l’impiego sui luoghi, dotandoli di relativi servizi a norme tanto altro.
La crisi idrica
I sindacalisti fanno sapere di avere dato un suggerimento per la crisi idrica, cioè “utilizzare gli autobotti e la forza lavoro del Corpo forestale per dare supporto concreto nelle province che stanno subendo ulteriormente lo stato di crisi di emergenza idrica”
“L’Assessore Regionale Barbagallo, ci ha comunicato, nelle more che la riforma di comparto approda in Giunta Regionale nella finanziaria in corso, molto probabilmente ci sarà un aumento economico di bilancio per finanziare ulteriore giornate lavorative ai lavoratori forestali per l’anno 2025” concludono i sindacalisti.