Il fango sulla strada del Dittaino, interrogazione Pd a Schifani

La strada consortile dell’aria industriale del Dittaino è da diverso tempo nell’occhio del ciclone. L’importante arteria che bypassa la statale 192 e che da anni funge da collegamento tra i Comuni viciniori
come Valguarnera e Piazza Armerina con l’Outlet Village e lo svincolo autostradale di Dittaino è da ottobre off limits per i violenti nubifragi caduti nel mese di ottobre e le cui fanghiglie non sono state mai
rimosse. L’arteria a 4 corsie, aperta al traffico una decina di anni fa, pur insistendo all’interno dell’area industriale, da quel che risulta, è di proprietà del Comune di Enna che non ha ancora provveduto a
rimuovere i fanghi dalle carreggiate estreme, nonostante il pericolo che comportano e le tante sollecitazioni.

Interrogazione all’Ars

Tanto che tutto il gruppo parlamentare PD all’Ars con in testa l’on. Fabio Venezia, ha inviato una
interrogazione al Presidente della Regione, all’Assessore delle Infrastrutture e delle Attività Produttiva per portarli a conoscenza sullo stato dell’arte. Gli interroganti chiedono di sapere intanto perché a
due mesi di quei violenti nubifragi ancora non si muove foglia, “considerato- scrivono- che in passato alcune inefficienze di quella strada erano stati segnalati al Comune di Enna che all’epoca era
intervenuto, mentre oggi a seguito delle nuove sollecitazioni effettuate per la rimozione dei fanghi lo stesso Comune ha negato il proprio intervento in quanto si dichiara incompetente su quel tratto di strada
che non risulta essere presente nell’ultimo stradario comunale stilato nel 2014.

Viabilità in ginocchio

”Gli interroganti inoltre fanno notare che questa arteria già funge da importante by pass per i lavori sulla A 19 in corrispondenza dei viadotti e degli svincoli di Enna, che ormai si protraggono da oltre
quattro anni mettendo in ginocchio la viabilità e l’accesso al capoluogo ennese. Non solo, ma che si tratta anche di un’arteria a servizio dell’unica zona industriale della provincia e sulla quale insistono mezzi
pesanti e tir al servizio delle aziende ivi insediate nonché privati automobilisti che spesso sono costretti ad manovre pericolose che mettono a repentaglio la pubblica incolumità”