Teatro Neglia, in scena i detenuti del carcere
Enna-Cronaca - 11/12/2024
Nel trentennale dalla morte di Luigi Bodenza, ennese, assistente capo della polizia penitenziaria, ucciso in un attentato mafioso a Gravina di Catania nella notte del 25 marzo 1994 la Casa Circondariale di Enna, a lui intitolata, dedica una iniziativa, al teatro Neglia di Enna, domani 12 dicembre alle ore 18:00 con la partecipazione dei familiari.
Lo spettacolo
E lo fa con lo spettacolo “Sogni appesi”, liberamente tratto dai Malavoglia di Giovanni Verga, che va in
scena la mattina per gli studenti delle scuole superiori di Enna e poi la sera per la cittadinanza, interpretato da 9 detenuti, di cui uno in detenzione domiciliare, insieme ai ragazzi della Young Caritas di Piazza Armerina, alcuni dei quali dell’istituto superiore Maiorana Cascino di Piazza Armerina che sarà presente allo spettacolo. I due registi, Stefania Libro e Filippo Marino, nonché assistenti volontari penitenziari dentro il carcere, portano avanti un laboratorio teatrale da anni. Lo spettacolo, liberamente tratto da “I Malavoglia” di Giovanni Verga, si era già tenuto all’interno del carcere, lo scorso maggio
con tre rappresentazioni: due dedicate alla popolazione detenuta e una aperta agli ospiti esterni e alle famiglie e ora varca i cancelli del carcere con una cifra educativa anche per i giovani delle scuole.
La compagnia
La compagnia “Teatro Allegria 2.0” composta da volontari della Caritas diocesana di Piazza Armerina e i giovani della Caritas Young, conta un cast di 24 giovani attori che si esibiranno in recitazione e danza. I detenuti della circondariale di Enna non sono nuovi a esperienze di laboratori teatrali. Questo è, infatti, il loro secondo spettacolo; nel 2022, avevano dedicato una rappresentazione a Dante, che avevano
portato in scena anche fuori dal carcere, al teatro comunale Neglia, riscuotendo grande apprezzamento dal pubblico. L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione tra i volontari e l’area Educativa, da sempre impegnata a promuovere attività laboratoriali psico-educative e sportive ma che la società civile, tra le quali l’associazione Mondo Operaio, Confoklima, azienda agricola Mulinello, Giuliana Di Franco Gioielli, CNA, Rotari Club di Enna e Piazza Armerina , GoGol , il Solco e Libera, sostengono e in questo caso hanno offerto un contributo per la messa in scena.
Il messaggio
Il successo dello spettacolo “Io sono Dante” del 2022 ha rafforzato negli operatori l’idea che il teatro possa essere uno strumento efficace per lanciare un messaggio di valenza socio-riabilitativa, offrendo ai
detenuti una possibilità di reinserimento nella società. L’esperienza di quest’anno pone un’altra pietra miliare nell’ambito dei progetti di “giustizia riparativa” e reinserimento dei detenuti, caro alla costituzione. Quest’anno è stato importante per il carcere ennese, con una serie di iniziative dedicate proprio al poliziotto ucciso. A giugno è stato inaugurato un murales firmato da Mikhail Albano, icona della street art. Un’opera realizzata con i fondi del bilancio partecipato 2023 del Comune grazie al progetto “Arte, musica e legalità” presentato dall’Associazione Il Solco in collaborazione con il presidio Libera.