Enna-Cronaca

Il presunto killer di New York ha origini ennesi

Ha origini ennesi Luigi Mangione, 26 anni, italoamericano, arrestato per l’omicidio del ceo di Unitedhealthcare, colosso della sanità e delle assicurazioni sanitarie, Brian Thompson, 50 anni ucciso con tre colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata mercoledì mattina alle 6,44 a Manhattan, quartiere di New York.

La famiglia ha origini ennesi

Secondo quanto riportato nell’edizione di oggi de La Sicilia, la famiglia del presunto assassino, italoamericano di quarta generazione, è originaria di Enna. A quanto pare ad Enna, quando ancora si chiamava Castrogiovanni, c’era Nicola Mangione che si imbarcò su una nave insieme ad altri parenti per raggiungere gli Stati Uniti, in particolare New York, nel 1920.

Il nonno imprenditore, il cugino è un deputato

Il nonno  di Luigi Mangione aveva creato una impresa piuttosto importante nelle costruzioni mentre uno dei cugini del 26enne è un deputato del Maryland, appartenente al partito repubblicano, lo stesso di Donald Trump. Mangione, indicato come uno studente modello, sarebbe stato animato da un fortissimo rancore verso i giganti del sistema sanitario, probabilmente, secondo gli investigatori, per parente che era malato impossibilitato ad accedere a cure. 

Chi è Mangione

Mangione, con una laurea e master in ingegneria e informatica, ha cinque tra fratelli e sorelle ed è cresciuto nel Maryland dove si è diplomato in una scuola privata come miglior studente.

Nei quattro anni aveva tenuto il discorso alla cerimonia della consegna dei diplomi. Sul profilo Linkedin si definisce ingegnere informatico presso un’azienda automobilistica con sede in California, ma secondo gli investigatori si era trasferito a Honolulu, nelle Hawaii.

L’odio per le cause farmaceutiche

Era tornato in Pennsylvania da alcune settimane, probabilmente dopo aver cominciato a pianificare l’agguato a colui che doveva rappresentare il simbolo del sistema sanitario americano, che registra ogni anno ricavi superiori ai 1300 miliardi di dollari, più di un terzo del prodotto interno lordo del Regno Unito. Secondo gli investigatori Mangione era un sostenitore dell’anticapitalismo e un convinto ambientalista ma a differenza di altri attivisti ha deciso di passare all’azione in modo definitivo.

L’avvocato, “si dichiarerà innocente”

Il suo avvocato, Thomas Dickey, ha dichiarato  che il suo cliente si dichiarerà innocente delle accuse e farà lo stesso a New York. E quindi tornerà a chiedere la libertà su cauzione che ieri gli è stata negata nell’udienza, durante la quale Mangione ha urlato: “Questo non ha senso ed è un insulto all’intelligenza degli americani”.

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Redazione