IL RUOLO DELL’IRSAP NELLA GESTIONE DELLE AREE INDUSTRIALI
Comunicati Stampa - 10/12/2024
Qual è il ruolo dell’Irsap nella gestione delle aree industriali della Sicilia? Un convegno tenutosi a Dittaino ha fatto il punto sulle aree presenti nel territorio del libero consorzio comunale di Enna, e svelato quali le connessioni con il Piano industriale della Regione Siciliana.
Organizzato dall’Irsap, l’istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del direttore generale dell’Irsap, Gaetano Collura, il sindaco del Comune di Assoro, Antonio Licciardo, per il comune di Enna l’assessore alle attività produttive Nicola De Luca. Tra i relatori, Dario Talio, Vicepresidente delegato Innovazione e Università – ANCE Enna, Gaetano Debole, Presidente Cassa Edile Enna, delegato alle relazioni industriali ANCE Enna.
La Sicilia si appresta a scrivere una nuova pagina della sua storia economica e l’Ing. Carmelo Viavattene, dirigente dell’Irsap di Enna, che ha coordinato i lavori, ne ha dato ampia rappresentazione presentando il Piano Industriale della Regione Siciliana e il ruolo dell’IRSAP nella pianificazione territoriale e nella gestione delle aree industriali regionali. Secondo Viavattene, il Piano rappresenta una risposta strategica alle sfide che l’isola deve affrontare in un contesto di trasformazione globale.
Il quadro industriale siciliano è segnato da un lungo periodo di declino. Dal 2001 al 2022, l’incidenza del settore industriale sul valore aggiunto regionale è scesa dal 20,6% al 13,1%, riflettendo una perdita di competitività e di capacità produttiva. Questa contrazione si è tradotta in minori investimenti esteri, un’alta frammentazione imprenditoriale e una scarsa attrattività per nuovi insediamenti industriali. Tuttavia, la Sicilia vanta potenzialità significative in settori come l’agroindustria, l’energia pulita, l’economia del mare e l’industria meccatronica, che il Piano mira a valorizzare.
Un Piano che si sviluppa su sei priorità per rilanciare il tessuto industriale regionale: Innovazione e trasferimento tecnologico per rafforzare il legame tra imprese e università, incentivando progetti di ricerca e sviluppo; Internazionalizzazione delle imprese supportando la presenza sui mercati globali attraverso incentivi e partecipazione a fiere internazionali; Attrazione di investimenti attraverso la promozione della Sicilia come meta ideale per nuovi insediamenti produttivi grazie a incentivi fiscali e strumenti finanziari innovativi; Crescita delle PMI attraverso il sostegno a fusioni, partnership e digitalizzazione per incrementare la competitività; Sostenibilità, orientando l’industria verso la transizione ecologica ed energetica; Infrastrutture e semplificazione amministrativa, colmando i gap infrastrutturali e riducendo la burocrazia, che rimane la palla al piede dello sviluppo.
Per fare questo sono stati previsti una serie di mezzi operativi tra i quali strumenti normativi e finanziari, tra cui i Fondi europei e nazionali del ciclo 2021-2027, come il PNRR, che destina oltre 3,5 miliardi di euro alla Sicilia; Agevolazioni fiscali per le imprese localizzate nelle Zone Economiche Speciali (ZES) e interventi mirati nelle aree di crisi industriale complessa, come Termini Imerese e Gela, per rilanciarne l’attività produttiva.
La trasformazione industriale siciliana, si legge nel Piano enunciato dall’Ing. Viavattene, richiederà un impegno coordinato tra pubblico e privato e diventa fondamentale investire in capitale umano e digitale, combattere la fuga dei talenti e migliorare l’integrazione con le filiere nazionali ed europee. Il successo del Piano dipenderà dalla capacità di tradurre visione e strategie in risultati tangibili per imprese e lavoratori.
Il Piano “Industria Sicilia 2030” offre alla regione l’opportunità di invertire la rotta, trasformando debolezze strutturali in leve per la competitività. La sfida è ovviamente complessa, ma il potenziale per costruire un futuro industriale prospero è alla portata della Sicilia.